venerdì 4 ottobre 2013

Gavdos, peace and love

di Gianfranco e Simona

 

Un’isola non solo geografica, lontana, più di quanto lo sia nello spazio, dai modi di vita e dalle convenzioni della nostra società.





Abbiamo deciso di pubblicare questo racconto di viaggio perché Gavdos ci ha molto colpito e desideriamo fornire più informazioni possibili a quanti vorranno visitare questo posto fuori dal mondo e dal turismo di massa.

Tutto è iniziato un anno prima quando nel guardare Creta su google maps l’occhio è caduto su un piccolo lembo di terra che stava al di sotto, lo zoom che lo rendeva sempre meno piccolo e sempre più interessante…

Da quel momento sono iniziate ricerche, studi, pianificazioni, speranze e sogni… Quel posto doveva essere visto, attraversato, capito, a tutti i costi. Quel posto doveva avere qualcosa che non avevamo ancora trovato e provato. E fu così e più di così.

Finalmente il 3 agosto un volo easy jet ci conduce in tarda serata a Creta, atterriamo all’aeroporto di Heraklion, dove ci attende l’auto prenotata via internet con l’agenzia Auto Club Rent, una bellissima polo bianca 5 porte ultimo modello che si rivelerà affidabile durante tutto il nostro viaggio. Anche l’agenzia che garantiva una protezione totale senza franchigia risultò completamente rispettosa di quanto concordato. Da notare che non tutte le agenzie offrivano la possibilità di fornire l’auto per Gavdos, anzi molte lo sconsigliavano, il che ci creò qualche dubbio sull’opportunità di noleggiare l’auto dato che veniva considerata inutile per un’isola con così poche strade. Alla fine la scelta si rivelò fondamentale per poter visitare le molte bellissime spiagge e taverne di Gavdos.

Ritirata la macchina e salutata la gentilissima Eva stupita del fatto che volessimo fare tutta quella strada partendo così tardi, con la nostra bella cartina di Creta e col navigatore nell’ipad iniziamo il viaggio verso il porto di Chora Sfakion dove avevamo prenotato una camera presso l’Hotel Livikon per le poche ore di sonno a disposizione prima di imbarcarci per Gavdos. Che emozione solcare la national road che costeggia il mare del nord di Creta, lo vediamo comparire nel buio ogni tanto, sentiamo dentro di noi uno spirito avventuroso che ci porta a vedere scorrere tutte le principali città del nord fin quasi a Chania, per poi buttarci in verticale ad attraversare tutta Creta fino alla costa sud, attraverso le montagne. Un viaggio bellissimo che resterà tra i ricordi più belli della vacanza, dentro di noi sappiamo che ci stiamo avvicinando a Gavdos. Dopo quasi tre ore la nostra Polo ci ha portato a destinazione e nonostante siano le due di notte il gestore dell’Hotel è stato così gentile da aspettarci e ci mostra la nostra stanza.

 



L’Hotel si rileva pulitissimo e con un balconcino a strapiombo sul mare che per tutta la breve notte ci terrà compagnia con un fragoroso rumore di onde!

Al mattino davanti a noi dal balcone la prima visione emozionante dell’isola dei nostri sogni, il prima possibile esco per acquistare i biglietti prenotati via mail presso la compagnia Anendyk.

Dopo una colazione in stile greco con pane, marmellata e succo d’arancia fatta lungo la via principale sotto la nostra stanza ci avviamo verso il traghetto che ha già una discreta fila.

Il viaggio di andata si svolge piacevolmente su un mare piatto e calmissimo e le foto si dividono tra l’imponente Creta che si allontana
 
 
 
e la nostra meta che si avvicina diventando sempre più grande e con lei la nostra emozione.
 
 
Gavdos!
 
 
Nel giro di due ore e mezza siamo a Gavdos che già da lontano abbiamo studiato cercando di riconoscere quello che finora avevamo visto solo in foto!

Per il soggiorno abbiamo scelto i Consolas Studios di Sarakiniko dell’omonimo proprietario Theodoris Consolas dal quale riusciamo dopo una breve e simpatica trattativa ad ottenere l’ultima “villetta” disponibile, la Calypso (via mail avevamo prenotato uno studio ma all’arrivo non ci era piaciuta la sua collocazione di fianco agli altri).
 


 
 
Questa costruzione sorge su una collinetta che ci garantirà la massima privacy per tutto il nostro soggiorno a tal punto da rinunciare alla colazione nei locali comuni situati nella parte bassa per godercela direttamente sul nostro terrazzino vista mare. Che persona simpatica Theodoris, ogni volta che ti incontrava si sincerava che tutto fosse a posto, sempre pronto alla battuta e a ricordarti che Gavdos per chi vi soggiorna deve essere l’isola del relax e dell’amore… Per questo per noi lui diventò subito Mr. Peace and Love.

Certo in questi residence non bisogna aspettarsi di trovare i comfort e la pulizia ai quali siamo abituati ma possiamo trovare la massima libertà e tranquillità e, per il resto, basta organizzarsi un po’!

Il giorno dell’arrivo lo passiamo alla famosa spiaggia di Sarakiniko
 
spiaggia di Sarakiniko
 
 
dove sorgono tutte le principali taverne dell’isola che donano alla spiaggia un aspetto molto hippie e rilassato e nelle quali si possono gustare deliziosi spuntini e piatti tipici cretesi, buonissime birre e vino locale !

La spiaggia di sabbia è bellissima con colori straordinari ed è tra le più frequentate dell’isola in quanto è l’unica che si può raggiunge tranquillamente in macchina oltre ad essere anche quella più vicina a molti studios ma nonostante sia agosto si riesce comunque a trovare un posto appartato.

Il giorno dopo visitiamo quella che è stata definita da Lonely Planet come la seconda spiaggia più bella del mondo (!) ovvero Agios Ioannis;

 
 
 
la spiaggia è il regno del freecamping e dei naturisti ma questa è una costante in tutta l’isola! Le tende vengono installate in mezzo ai bellissimi cedri e ai cespugli profumatissimi di timo e non disturbano assolutamente il panorama che anzi secondo noi acquista un senso di libertà profondo.

 
 
 
Le persone che potrete incontrare su questa isola sono tra le più disparate ma tutte sorridenti e disponibili al dialogo e ad aiutarsi reciprocamente! Un consiglio vorremmo darvi: se siete in macchina e incontrare persone che camminano sotto il sole con grossi zaini chiedete sempre se gradiscono un passaggio! Spesso sono giovani che stanno camminando con bagagli pesanti da tantissime ore e accoglieranno l’invito volentieri e voi sarete ripagati dai loro racconti spesso avventurosi oltre che dalla conoscenza di persone fuori dal comune come ormai si fa fatica a trovare nelle nostre stressate città.

La spiaggia di Agios Ioannis è davvero molto bella, molto estesa e con un mare bellissimo! Ci ritorneremo altre volte.

Il terzo giorno non vediamo l’ora di arrivare a Tripiti dove c’è la famosa sedia che segna il punto più meridionale d’Europa (anche se l’entrata di Cipro nell’Unione ha tolto questo primato).

Con la macchina arriviamo a Vatsiana
 
 
 
 
e durante la strada ci fermiamo ad ammirare le tipiche chiesette bianche che riempiono l’isola e restiamo incantati dalla bellezza della scogliera a strapiombo sul mare che caratterizza la parte sud dell’isola,
 
 
 
tale da raggiungere in prossimità del faro quasi 400 metri di dislivello. Sotto, il mare di un profondo e variegato colore smeraldo è una tentazione fortissima. Il sentiero che da Vatsiana porta a Capo Tripiti è abbastanza duro e lungo, crediamo circa 5 km, dovete munirvi di tutto l’occorrente acqua, cibo, ombrellone ecc. ecc. ma questo vale per tutte le spiagge di Gavdos eccetto Sarakiniko che dispone di bar.





A metà percorso in corrispondenza di alcuni ruderi il sentiero sembra per un attimo sparire ma subito sotto si intravede una postazione di sosta con tavolino e panchine a partire dalla quale il sentiero prosegue ben segnato, invece sulla sinistra si può vedere in lontanza una parte del sentiero che viene da Korfos.







A questo punto iniziamo a intravedere Tripiti
 

Tripiti
 
 
e la bellezza della vasta piana che lo precede attira immediatamente la nostra attenzione e curiosità.

L’acqua ha tutte le declinazioni dell’azzurro ma anche del verde,
 
 
 
 
la spiaggia ha ciottoli perfettamente rotondi che l’acqua e il vento hanno levigato creando sulle loro superfici disegni e colori incredibili. Dalla spiaggia si vedono i famosi 3 archi e sopra di essi la famosissima sedia!!!
 
il punto più a sud d'Europa - prima dell'entrata nell'Unione di Cipro
 
 
Dopo un bagno rigenerante
 
 
 
cullati dalla melodia che viene dai sassi trascinati dalle onde, ci avviamo verso la sedia
 

 
 
e facilmente arriviamo sopra la bastionata che la ospita… che vista... quanto incanto!! Rocce che emergono scultoree dal mare per decine di metri,

 
la vista dalla "sedia"
 
 
il mare che ti circonda ovunque su questo promontorio roccioso,
 
 
 
 
questo è un posto per meditare, riflettere e scoprire il meglio che c’è dentro di noi…



I giorni successivi sono dedicati alla visita dell’isola, le varie chiesette (ce ne sono ad ogni passo!) e il faro modernissimo gestito da una bellissima ragazza francese con il suo compagno greco e il loro stupendo bambino. Chiedete di visitare il faro
 
 
 
che sorge in uno dei punti più belli di Gavdos e dopo gustatevi nelle sedie disposte sul davanti una buona bevanda ghiacciata! Qui potrete comprare un bellissimo libro sull’isola che vi consigliamo vivamente (€ 10,00) e dei prodotti preparati da loro a base di argilla e creme alla calendula. Inoltre di fianco al faro troverete numerose sedie e tavolini pronti ad accogliervi al tramonto per lo spettacolo del sole che si tuffa nel mare.
 
 
 
 
E se potete tornateci di notte… vi attende il più bel firmamento del mondo in compagnia della via Lattea più luminosa che potete immaginare! Questo spettacolo accompagna le notti in ogni punto dell’isola soprattutto se avete la fortuna di esserci quando non c’è la luna piena, abbiamo sentito che alcuni astronomi cretesi vengono qui coi loro strumenti proprio per poter studiare il cielo al meglio, lontani dall’inquinamento luminoso delle città.

Un’altra spiaggia visitata è quella di Lavrakas,

Lavrakas
 

 


occorre attraversare tutta Agios Ioannis e quindi, lungo un sentiero in parte esposto ma comunque molto largo, si arriva a questa spiaggia, poco frequentata e con un pozzo veneziano. Noi siamo andati ancora un po’ oltre fino alla punta nord di questa spiaggia dove assumeva una colorazione rosata.
Qui siamo stati tutto il giorno in completa solitudine tranne non più di cinque persone che sono passate senza fermarsi.




 Proseguendo oltre si incontrano altre spiagge in parte rocciose,
 
 
 
dove il mare lascia degli evidenti depositi di sale, fino a quando la costa sale e potete ammirare dall’alto le due spiagge di Pyrgos, la prima irraggiungibile dall’alto,
 

una delle due spiagge di Pyrgos

 
la seconda, nonostante quello che venga detto su alcuni siti, raggiungibilissima.

 
 
 
Solo evitate di affrontare la discesa nella parte laterale, il punto giusto è al centro dove c’è un grosso palo, dovete un po’ zigzagare alla ricerca del percorso più comodo durante la discesa ma ne vale la pena. La spiaggia è poco frequentata, cinque persone quel giorno, la parete che la circonda forma dei balconi naturali dove ripararsi, in più il mare è una vera piscina naturale, potete camminare nell’acqua limpida senza incontrare sassi e senza che apparentemente aumenti la profondità al punto che a piedi potete raggiungere l’altra spiaggia situata sulla destra.

Partendo dalla spiaggia di Korfos si può raggiungere Tripiti con un sentiero panoramico nei boschi.
 
 
spiaggia di Korfos
 
Noi lo abbiamo utilizzato per raggiungere la spiaggia di Lakudi, circa a metà percorso.


spiaggia di Lakudi



Raggiunto un bivio da cui si dipartono quattro strade, prendendo quella di sinistra si raggiungono dei ruderi a picco sulla scogliera. Qui abbiamo perso il sentiero e c’era un percorso che passava rasente la scogliera e che probabilmente avrebbe portato verso la sottostante spiaggia di Lakudi, che potevamo ammirare dall’alto. Per prudenza, essendo la discesa piuttosto ripida, abbiamo preferito ritornare e da Korkos siamo andati ancora ad Agios Ioannis.

Ma la spiaggia del nostro cuore è diventata Potamos, una spiaggia bella e misteriosa.
 
la misteriosa Potamos
 
 
A volte con un mare piattissimo e altre con onde altissime e schiumose!

 
Potamos in tempesta.

Potamos in tempesta
 
Ci si arriva partendo dal faro e raggiungendo in macchina Ampelos, dove si trova la costruzione più antica dell’isola tuttora abitata. Con una passeggiata di circa un’ora, un’ora e mezza ma se siete ben allenati e non troppo carichi anche mezzora, attraverserete i canyon che caratterizzano questa zona. Ad un certo punto la vedrete dall’alto e... rimarrete senza fiato, garantito!
 
Potamos e i suoi colori


meraviglia a Potamos


senza parole
 
 
Vi consigliamo anche, almeno una volta, di prendere la deviazione per la spiaggia di Mpò, che prende il nome dalla risacca che fanno le onde contro i suoi scogli.
 
spiaggia di Mpò
 
 
Che posto magico! Non ci sono molti ripari dalla calura ed è tutta rocciosa, per quanto molto piatta e levigata.
 
 
 
Per la discesa e risalita dal mare probabilmente sarebbe opportuno avere delle corde. Quel giorno non c’era nessuno, sicuramente un posto bellissimo per stare in solitudine, accompagnati dal rumore caratteristico della risacca.
 
 
scogli. A Mpò.
 


Potamos è un posto unico, il suo mare è ricco di colori, la spiaggia di sinistra leggermente più rocciosa. Circondato da due alte colline che si protendono con due lingue rocciose verso
il mare,
 
 
 
chiuso alle spalle da rocce scolpite
 
 
 
 
a formare un’infinità di nicchie naturali
 


 
 
che catturano senza tregua lo sguardo, rocce che diventano le pareti di interminabili canyon che se esplorati vi regaleranno la sensazione di viaggiare più nel tempo che nello spazio.
 
 
 
 
 
 
canyons
 
 
Questo è un posto magico, al di là del senso ormai abusato di questa parola. Andateci almeno una volta, vi lascerà una traccia indelebile nel profondo della vostra anima, Gianfranco per esempio per molte notti dopo il ritorno ha sognato di essere ancora là e forse in parte è proprio così. In quel luogo ci siamo sentiti liberi più che in ogni altro posto nella nostra vita, liberi di pensare, di amare, di essere noi stessi.

Un consiglio che ci sentiamo di ribadire a tutti quelli che vorranno visitare questa isola è quello di noleggiare assolutamente un auto e di non ascoltare chi dice che non serve! Serve eccome se volete davvero scoprire posti incantevoli e alla sera vi consente di girare le varie taverne presenti sull’isola.




Ce ne sono davvero tante e tutte buone, una menzione speciale merita la taverna Panorama di Michelarakis a Korfos, dove potrete gustare il pagello più buono del mondo che loro chiamano dorada ma anche molti altri gustosi pesci! Se ne avete l’occasione parlate un po’ con Giorgos che pesca personalmente il pesce che state mangiando… che persona originale e interessante e che belli i suoi racconti di pesca…





Princess Gavdos è un altra bellissima taverna con un ambiente un po’ più ricercato dove alla sera si può cenare a lume di candela.

Ma se proprio volete mangiare la pizza a Gavdos c’è anche questo ed è pure buona! Il locale si trova sulla via per Korfos, qui potreste anche avere la fortuna di incontrare l’unica insegnate dell’isola (che ha un'unica alunna!) che all’occorrenza è anche musicista e cantante e insieme alla proprietaria e al figlio di Michelarakis vi potranno deliziare con canti tipici greci! Non perdeteveli se potete!

Un‘altra taverna che merita una visita (in realtà anche più di una!) è Metoxi qui verrete accolti da una famiglia che saprà ricevervi con genuino calore e simpatia ! Chiedete come vengono preparati i piatti e con quali prodotti! Imparerete molto del luogo che vi ospita e dei loro abitanti! Spesso le pietanze sono preparate con verdure tipiche di Gavdos, come il tipico carciofo oppure un’erba tipica che se non ricordiamo male si chiama ostra.

Anche la Taverna di Sofia Rooms è bellissima e si trova ad Agios Ioannis questa taverna è probabilmente la più curata esteticamente e anche qui il cibo è molto buono e la famiglia disponibilissima.

Sulla spiaggia di Agios Ioannis c’è la taverna/bar con annesso mini market Teofilo Libico, questo è il ritrovo dei freecampers e degli hippies che soggiornano sulla famosa spiaggia! È tutto buonissimo e il personale davvero accogliente, appena seduti vi porteranno dell’acqua fresca e poi potrete ordinare tante cose molto gustose! Dai frullati di frutta, ai panini fantastici fino agli indimenticabili Dakos ! Andateci assolutamente!

Vorremo fare una riflessione sulla pratica del naturismo così diffusa sull’isola. Abbiamo visto persone di ogni età praticarlo, soprattutto giovani, tantissime coppie. Capivi che alcune delle persone che lo praticavano erano alla loro prima volta e che probabilmente non avrebbero mai pensato di poterlo fare così facilmente e così serenamente. Eravamo già stati in altri posti frequentati da naturisti ma qui più che altrove ne abbiamo colto la sua essenza più profonda. Un’espressione di libertà, di avvicinamento alla natura e agli altri, senza barriere e limitazioni, essere senza vestiti non diventava più un “peccato” ma era un peccato non esserlo. Una sorta di punto di partenza per poter liberare il proprio corpo e la propria anima da tutte quelle limitazioni e quelle convenzioni che la vita altrove impone.

Purtroppo tutto finisce e così anche la nostra meravigliosa vacanza, facciamo rientro a Creta via Paleochora, quattro ore e mezza di traghetto con un mare abbastanza agitato. Paleochora è una località molto graziosa che purtroppo abbiamo visitato di corsa ma che secondo noi avrebbe meritato una sosta più prolungata. È piena di localini molto originali con molte botteghe di artigianato locale.

 
Paleochora
 

A questo punto il nostro programma prevede la visita di Elafonissi e di Balos, con soggiorno presso l’Elafonisi Resort della famiglia Kalomirakis.

Questo Hotel si rivela bellissimo e molto curato, con un’ottima cucina soprattutto di pesce, a due passi dalla laguna di Elafonissi che è davvero bella da mozzare il fiato! Che colori strabilianti!

 
Elafonissi


Elafonissi
 
 
Però… dopo essere stati a Gavdos e aver potuto vivere in maniera così libera e anche un po’ selvaggia, l’impatto con la folla ci disturba notevolmente nonostante il paradiso che abbiamo davanti.
Per questo motivo decidiamo di rinunciare a Balos della cui bellezza non dubitiamo ma che non ci consentirebbe quel contatto con la natura che non vogliamo abbandonare in questi ultimi scampoli di vacanza.

Il pomeriggio visitiamo la spiaggia del cedri (kedrodasos) che è molto bella in effetti ma non paragonabile a Gavdos. Attenzione al sentiero in quanto è facile perdersi e rischiate di dover fare molta più strada del necessario oppure di perdere l’orientamento nel punto in cui una rete metallica delimita l’inizio della spiaggia! Noi siamo stati “salvati” da una coppia di greci molto gentili!

Il giorno dopo, ultimo giorno della nostra vacanza, ci avviamo in direzione di Chania. A mano a mano che si saliva a Nord aumentava il traffico e i negozi diventavano via via più commerciali e ciò non ci invogliava ad una sosta più approfondita.

Sosta che abbiamo invece fatto a Chania detta anche la piccola Venezia (a nostro parere un po’ troppo!). In effetti la città è molto carina, belle taverne, negozietti interessanti. Merita sicuramente una sosta di un pomeriggio! Vi consigliamo anche di mangiare ad una taverna in via Theotokopoulou di cui purtroppo non ricordiamo il nome, vicina alla pensione dell’Amore, tutto davvero ben cucinato e con un titolare simpaticissimo!!

Consigli per la vostra vacanza: noleggiate un auto, munitevi di scarpe e bastoncini da trekking, scarpette da mare di gomma (no infradito!), zaino capiente, ombrellone o tenda.

Se volete ulteriori informazioni noi siamo a disposizione.

Gianfranco e Simona








8 commenti:

  1. Gianfranco e Simona non vi ringrazieremo mai abbastanza per questo diario su Gavdos.... abbiamo ora tutti una voglia matta di raggiungere questa isola di frontiera, questo lembo di terra senza nessun altro padrone che una natura dalla forza ancestrale. Ora ho un chiodo fisso: raggiungere la magica Potamos dai mille volti.....

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  2. Ciao Gianfranco e Simona!
    Grazie per il vostro diario, mi avete messo tantissima voglia di vedere Gavdos, un 'isola che sogno di visitare da diversi anni, e ci avete dato molte informazioni preziose!
    Purtroppo però non riesco a trovare disponibilità per dormire, stò letteralmente impazzendo su internet! :-( vorrei sapere se nell'isola avete notato stanze in affitto dagli abitanti e se c'è la possibilità di noleggiare uno scooter per raggiungere le bellissime spiagge che a piedi sarebbero irraggiungibili!
    vi saluto e vi ringrazio in anticipo!
    Elena

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  3. Ciaoooo ho trovato per caso il vostro blog mentre girovagavo su internet alla ricerca di info su gavdos!!!! Adesso ho ancora più voglia di vederla!!! Ma avrei qualche domanda, potreste aiutarmi? Greta

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  4. Ciao Greta, se vai sul forum di turisti per caso alla sezione Grecia e isole della Grecia, troverai quasi tutti gli autori dei diari presenti su questo blog e persone preparatissime a cui potrai fare tutte le domande che vuoi! Ciao

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  5. Ciao, sono stato a Chora Sfakion 4 anni fa e la voglia di Gavdos me la porto dentro da allora perché ogni giorno, per una settimana, era sempre lì a dirmi di raggiungerla come una sirena per Ulisse. Io e la mia compagna siamo naturisti quindi non avremo nessun problema perché lo spirito è proprio quello che in luoghi come questi è peggio stare vestiti che nudi. La domanda specifica che ci poniamo è però questa e dalle tue parole qualcosa ce lo conferma: leggiamo dappertutto che Gavdos è il luogo Peace and Love per eccellenza e anche alcuni amici conosciuti a Chora Skakion ce lo hanno confermato, facendoci anche capire che l'atmosfera è proprio quella degli Hippies Anni '70, senza problemi anche per poter fare sesso senza creare problemi a chi dovesse vedere. A voi è capitato di farlo o di vedere chi lo fa liberamente? Grazie

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    1. Ciao... Anonimo...sono Puccy ... che dire... sono stata una settimana a Gavdos a fine luglio di quest'anno e queste cose che scrivi (o meglio che ti hanno raccontato a Hora Sfakion) sono piuttosto diverse dalla realtà ... un conto è il naturismo, un conto il "libero bordello" ... per avere una idea più precisa puoi leggere il mio breve resoconto sul Forum "Grecia e Isole della Grecia" in data 30/08/2017 questo è il link http://turistipercaso.it/forum/t/71583/isole-della-grecia.html?page=3

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  6. Occorre per forza avere le scarpe da ginnastica per scendere a Potamos? A Tripiti ci sono arrivata in infradito, per dire..

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