sabato 18 gennaio 2014

Milos e Sifnos - diario di viaggio

di Nicola Filadelfia e Catia Principe.



16/08/2013

L’incubo della sveglia alle 5 del mattino si materializza e dopo un triplo caffè e un piccolo controllo delle valigie siamo pronti per andare in aeroporto. Fuori, la macchina noleggiata ci aspetta, e dopo la sosta per prelevare Ester e Luca si va alla volta di Fiumicino. Altro doveroso caffè in aeroporto e alle 8,10 puntuale l’aereo decolla, viaggio tranquillo e alle 11,30…Atene.
Ritiriamo i bagagli e subito ci dirigiamo al check-in del volo per Milos che sarà intorno alle 16. Nel frattempo giriamo un po’ l’Eleftherios Venizelos, guardando tra i negozi un po’ annoiati, con l’ansia per le meraviglie cicladiche che ci attenderanno.
 
In attesa del volo per Milos
 
Dopo un rapido pranzetto andiamo verso il gate, ogni volta che arrivo in quest’aeroporto mi stupisco sempre della sua semplicità e facilità nel viverlo, e alle 16,20 altro volo sul piccolo aereo Olympic (volo andata 60€ a testa) e alle 17 in perfetto orario atterriamo.

Arrivo a Milos girls
 



Arrivo a Milos, boys
 
 
Lì troviamo Popy, la titolare del Veletas Rooms, che ci è venuta a prendere e ci dirigiamo verso Adamas.
 


Adamas
 
 
Il Veletas  è un palazzo stile cicladico molto carino a 5 minuti dal centro, ma fuori dalla confusione e le camere sono arredate in modo semplice ma ordinate e pulite (prenotato su booking.com a 310 € la settimana).
 
Veletas rooms
 
 
In albergo troviamo Gennaro, Maria e la piccola Sophia che ci attendono, loro sono già lì da un giorno dopo essere stati a Paros e Sikinos…altri ammalati di Grecia come noi.
 
Gennaro, Maria e la piccola Sophia
 

Hanno preparato la stanza di Luca con festoni e palloncini, Luca ha compiuto 40 anni e qual è il migliore festeggiamento se non in Grecia? Dopo una doccia ristoratrice usciamo in avanscoperta per Adamas e alle 20 si cena da Navajo (consigliato da Popy) dove siamo invasi dai primi sapori greci dell’anno: insalata greca, polpo grigliato, insalata di polipo, pomodori ripieni, frittura di pesce e l’immancabile Mythos tutto per 130€ in 7 non male.
Offriamo Katia ed io, infatti, il 9 agosto abbiamo festeggiato i primi 5 anni di matrimonio e dopo una passeggiata digestiva si torna in hotel e ci mangiamo tutta la torta di Luca.




17/08/2013

Ore 8 sveglia, la colazione la facciamo in camera di Gennaro che ha la cucina, Popy ci ha preparato un ciambellone buonissimo in segno di benvenuto, ma noi abbiamo rinforzato il tutto con una miriade di dolci greci presi in un forno poco distante, che diventerà il nostro fornitore mattutino.
 
ricca colazione
 
 
Dopo questo lauto pasto ci prepariamo ad andare alla scoperta dell’isola, ma accade l’impossibile…PIOVE!
È la prima volta che trovo la pioggia in Grecia e Popy ci dice che questo in estate non succedeva da almeno 25 anni! Per fortuna sono solo poche gocce ma la giornata è comunque cupa e fresca, quindi decidiamo di visitare il paese di Apollonia a nord di Adamas.
 
Porticciolo di Apollonia


Sophia
 
 
Abbiamo affittato dall’Italia un furgoncino da 7 posti (prenotato su Greeka.com 450€ per la settimana). Apollonia ha anche un porticciolo da dove partono le navi e le barche per Kimolos, che è poco distante, giriamo un po’ per la cittadina ma purtroppo la giornata non è delle migliori, infatti, tira un meltemi molto fresco e abbastanza forte e dopo qualche foto decidiamo che è arrivata l’ora del pranzo. Scegliamo una taverna molto carina sul porto che si chiama Armeniko, qui prendiamo la loro specialità: il polipo con cipolle caramellate con miele e vino (ottimo), poi polipo grigliato, insalata greca, birra e caffè tutto per 110€.
 

Greek salad


la goduria
 
 
Satolli andiamo in macchina alla volta di Plaka (la capitale di Milos).
Tipico paesino cicladico costruito attorno al 1800 dopo la distruzione dell’antica Chora, dopo un breve giro dei vicoli saliamo verso il suo Kastro, la salita è lunga ed estenuante tra gli intricati vicoletti e facciamo una sosta vicino alla Panaghia Thalassistra con delle interessanti icone e con un panorama mozzafiato, ma è sulla sommità (accolti dalla chiesetta del profeta Elia) che si gode uno dei più bei panorami che abbia mai visto. In sostanza si ha uno sguardo a 360° di tutta l’isola…è un’esperienza che ripaga della fatica fatta per arrivare fin qui. Quindi scendiamo e tra le mura del Kastro troviamo la Panaghia Shiniotissa o Mesa Panaghia chiamata, cosi perché si trova all’interno del castello.
 
Kastro di Apollonia


veduta dal kastro

 
Panaghia Thalassistra


Ritorniamo al villaggio per prendere un gelato e riposarci un po’ tra i vicoli, quindi facciamo ritorno ad Adamas.
 
merenda


vicoletti
 
 
Dopo una doccia e una risistemata generale alle 21 andiamo a cena, questa volta scegliamo un locale al porto segnalato dalle guide; Flisvos. Il menu prevede alici fritte condite con menta, calamaro ripieno con riso e cozze, carciofi e patate all’aneto, agnello e patate, ovviamente birra, caffè e metaxa tutto per 100€. Ultima passeggiata e nanna in hotel.

da Flisvos








18/08/2013

Dopo una ricca e abbondantissima colazione finalmente si va in spiaggia, la prima scelta è Firiplaka  una bellissima lingua di sabbia mista a pietruzze con un mare cristallino verde e blu.
 
Firiplaka


Firiplaka
 
 
Purtroppo è molto affollata e dopo qualche bagno decidiamo di andare via perché purtroppo non ci piace il casino e quindi preferiamo andare a visitare la spiaggia di Tsigrado  proprio li affianco.
 
Tsigrado
 
 
Tsigrado è famosa per il suo accesso: infatti, bisogna calarsi con la corda per qualche metro in una strettoia di roccia, ed anche per la sua acqua meravigliosa, ma come spesso ahimè accade, le foto rendono più merito di quanto la realtà non sia: la spiaggia è piccola e affollatissima e sebbene lo scenario naturale sia splendido decidiamo di non calarci, facciamo qualche foto e andiamo via.
Dopo un riposino dalle “fatiche” giornaliere decidiamo di spostarci nel paesino di Zefyria a qualche chilometro da Adamas. Qui visitiamo la Panaghia Portiani:
 
Panaghia Portiani
 
 
questo villaggio era il capoluogo economico dell’isola, ma dopo una serie di terremoti intorno al 1750 la popolazione si trasferì ad Adamas.
Ci fermiamo a cena da To Petrino, un delizioso ristorante appena fuori il paese, la cena è ottima e tutta a base di prodotti greci freschi e cucinati alla vecchia maniera accompagnata da bellissima musica rebetiko. Alle 23 torniamo in albergo e dopo qualche chiacchiera e alcune consultazioni per il giorno dopo…Kalinicta.
 
to Petrino
 




19/08/2013

Ore 8 sana e robusta colazione e via in viaggio verso Sarakiniko,  la famosissima spiaggia “lunare” di Milos;

Sarakiniko

Sarakiniko

Sarakiniko




si trova a nord est di Adamas è una insenatura  non grandissima fatta di roccia calcarea erosa dal vento e dal mare che l’hanno colorata di un bianco brillante, in un meraviglioso contrasto con il blu cobalto del mare. Tutto intorno il paesaggio ricorda quello lunare.
La spiaggia vera e propria è piccola e talmente affollata che abbiamo deciso di scattare foto e andare via verso Mytakas.

Mytakas


La costa è sabbiosa e lunga, influenzata però dal meltemi, ma lo scenario naturale della baia e le caratteristiche case dei pescatori (dette syrmata) nella baia la fanno diventare un ambiente piacevole. Dopo una giornata di sole e pochi bagni andiamo via e torniamo a casa. Per cena siamo solo in 4, infatti, Gennaro, Maria e la Piccola Sophia restano in hotel, quindi decidiamo di andare da Barko una taverna poco fuori Adamas sulla strada che va a Plaka vicinissima al nostro hotel.
Abbondiamo con i piatti di pesce e di specialità greche in una location molto carina e a prezzi molto ragionevoli; tutto per 85€. Ultimo giro per il paesino e dopo una sosta al forno per prendere dolci per la colazione, stremati, andiamo a nanna.





20/08/2013

Dopo aver mangiato tutti i dolci acquistati la sera prima, ci muoviamo in direzione Paleochori, spiaggia a 10 km a sud di Adamas.
 
Paleochori

Paleochori
 
 
È splendida: l’acqua ha tre o quattro colori e le rocce tutte intorno mostrano i vari strati di materiali vulcanici di cui è composta l’isola. Qui è preponderante lo zolfo, infatti, poco lontano c’è una vecchia miniera ora abbandonata e l’acqua del mare ne ha un po’ disciolto a riva. Spiaggia attrezzata e non con possibilità di sport acquatici e snorkeling.

La spiaggia è lunga e formata da pietruzze fini e la sua costa riparata dal vento la rende indimenticabile. Verso sera torniamo in albergo e più tardi ci dirigiamo a Plaka qui scegliamo la taverna Plaka, famosa per il suo polipo alla griglia intero, dopo averne fatti fuori tre e varie pietanze andiamo a fare un giro per il paesino e per i vari negozi per qualche souvenir. Alle 23 a nanna.






21/08/2013

Ricca colazione, e poi un breve consulto ci porta di nuovo a Paleochori.
 
deep blue
 
Oggi esploriamo anche le numerose caverne sui costoni della spiaggia, il forte odore sulfureo all’interno e le tracce all’esterno e sulle rocce ci danno idea della natura minerale e dall’attività vulcanica di cui Milos è famosa. La giornata trascorre in completo relax e alle 18 mentre stiamo andando via un forte odore di pesce fritto e alla brace ci invade e con molto sacrificio ci sediamo in un ristorantino a picco sul mare per gustare le delizie dell’Egeo. Torniamo all'ovile e dalle 20 usciamo per una passeggiata al porto, ma a me e a Luca ci assale la fame e quindi ci gustiamo due gyros e due fiori di zucca ripieni di feta e menta. Soddisfatti, ci concediamo un dolcino in riva al mare e poi a nanna.






22/08/2013

Ultimo giorno a Milos. Dopo colazione e un acceso conciliabolo scegliamo di tornare a Paleochori. La spiaggia ci è piaciuta molto e quindi passiamo lì tutta la giornata, poi alle 17 partiamo alla volta di Klima, il famoso villaggio dei pescatori di Milos. 
 
Klima
 
 
Syrmata
 
 
porticciolo di Klima
 
 
Appena sotto Tripiti, Klima è uno spettacolo per gli occhi: le sue syrmata, cioè le case a un piano dei pescatori scavate nella roccia e decorate con portoni di legno colorati, sono una bomboniera! Al piano terra vi erano le rimesse per le barche mentre il primo piano erano gli alloggi. Oggi le rimesse sono perlopiù negozietti di prodotti locali e artigianato ma alcune conservano ancora la loro struttura originale. Da non perdere il tramonto seduti sulla banchina del porticciolo.
Nel ritornare ci fermiamo a Tripiti. Vicino a Plaka e poco sopra Klima, Tripiti  è un grazioso villaggio molto ricco di storia e particolarmente prospero nel periodo ellenistico.
 
Tripiti
 
 
Sorge su una collina digradante verso il mare e deve il suo nome alla conformazione del suo terreno, infatti, poggia su molle roccia vulcanica e si ha quasi la sensazione di sprofondare (tripiti in greco significa “fatta di buchi”).
Da vedere anche le catacombe sulla strada per Klima. Sul punto più alto del villaggio ci sono degli eleganti mulini a vento ora trasformati in studios. Torniamo e alle 20,30 andiamo a cena alla taverna Barko.
 
cena da Barko
 
Anche stasera una ricca abbuffata e alle 23 a nanna.






23/08/2013

Andiamo a fare colazione al porto 
 
colazione al porto
 
 
e alle 11 Popy ci accompagna alla banchina per prendere il traghetto (prenotato su Direct ferries Aegean Speed LInes 15€ a persona) che ci porterà a Sifnos.
 
partenza per Sifnos
 
 
È l’ultimo giorno qui e Milos ci mancherà, ci mancheranno le sue spiagge e le sue calette, i suoi villaggi arroccati e pieni di storia mineraria e ci mancherà soprattutto la sua bellezza al tramonto; ma un’altra avventura ci aspetta quindi alle 11,40 ci imbarchiamo, ma prima salutiamo Maria, Gennaro e la piccola nipotina Sophia, loro partiranno domani per Atene per poi rientrare a Roma.

Dopo 40 minuti eccoci arrivati al porto e di colpo tutta la nostra nostalgia scompare alla vista di quest’anfiteatro naturale che è Kamares.
 
baia di Kamares
 
 
Uno splendore bianco e blu incastonato tra alte montagne sulla cui sommità svetta l’austero monastero di Aghios Simeon. Procediamo verso il nostro albergo che è posto in alto e domina tutta la baia, Il Froudi Rooms ( prenotato su Booking.com 280€ la camera doppia a settimana). E sorpresa dalle nostre camere si vede il piccolo porticciolo e tutto il golfo…meraviglioso.
 
Froudi Rooms
 
Con immenso stupore scopriamo che tutta l’isola di Sifnos è coperta da wi-fi gratis, basta diventare amici su facebook della pagina Sifnos.gr e il gioco è fatto.

Facciamo un giro di ricognizione e ci fermiamo per pranzo in un posticino sulla spiaggia con gyros e Mythos.
 
pranzo sulla spiaggia
 
Torniamo in hotel per un riposino e alle 20 andiamo a cena in un ristorante sulla via principale: il Camaron.Voto bassissimo e dispiaciuti andiamo a letto.






24/08/2013

Le nostre camere hanno un piccolo balconcino sul quale facciamo colazione con lo sfondo del golfo di Kamares,
 
colazione con vista
 
 
e subito dopo andiamo a prendere il bus (servizio molto efficiente e per niente caro) per andare a Platys Gialos.
 
Platys Gialos
 
 
Circa un chilometro di spiaggia sabbiosa e acqua cristallina circondata da un piccolo bosco. Ci fermiamo in un ristorante per prendere una bibita e il proprietario ci dice che se vogliamo abbiamo gli ombrelloni e lettini gratis a patto che non sporchiamo. Approfittiamo di questa generosa offerta e ci mettiamo.
Il ristorante si chiama “Acqua e Sale” (νερό & αλάτι )
 
Acqua e sale

l'apoteosi!
 
 
 
e in barba alla nostra abitudine di mangiare frutta in spiaggia, a pranzo approfittiamo dei suoi tavoli, ottimo pesce a prezzi modici. Restiamo in spiaggia fino alle 16e30 e poi facciamo un giro. Molto interessante è la Panagia tou Vounou in cima alla collina sulla strada che arriva a Platys Gialos, che offre delle icone e degli ex voto molto antichi e da dove si gode un panorama mozzafiato sul mare blu. Mentre sul lato meridionale c’è Aspros Pyrgos, (torre biaca) una delle antiche torri di Sifnos meglio conservate.
Torniamo a Kamares, dove decidiamo di cenare sul balconcino della nostra camera con Gyros pita patate e mezedes varie tutto innaffiato da buona e fresca Mythos. Alle 23,30 tutti a letto.
 
tramonto sulla baia
 






25/08/2013

Dopo un’abbondante e ricca colazione decidiamo di noleggiare una macchina e ci dirigiamo verso il monastero di Agios Simeon. Ci vogliono 45 minuti di cammino in salita e quasi 250 scalini e strada sconnessa in mezzo alle sterpaglie, ma in cima il monastero ci ripaga di tutte le fatiche.
 
la scalata
 
Aghios Simeon
 
La vista sulla baia di Kamares è spettacolare
 
veduta di Kamares
 
 
io e Catia...i "Bri"
 
 
la Pace!
 
 
e l’interno del monastero è delicato e austero, non c’è nessuno e la porta si apre con una piccola chiave appoggiata al muro. Lasciamo un’offerta, accendiamo una candela e andiamo via.
 
interno Aghios Simeon
 
 
Tappa successiva e la baia di Heronnisos, bellissima e con un’acqua cosi trasparente che le barche sembrano fluttuare in aria; purtroppo è troppo piccola e già affollata quindi decidiamo di andare a vedere la chiesa che si trova sulla collina della baia.
 
la baia di Hersonissos

Porto di Hersonissos

la Piccola Hersonissos
 
 
Dopo un po’ di cammino arriviamo e il panorama è ancora una volta stratosferico.

Da quassù vediamo un’insenatura con dei colori fantastici e decidiamo di andarci, dopo quattro chilometri di auto arriviamo in uno spiazzo e le persone ci invitano a lasciare l’auto li, la strada è difficoltosa e aspra ma dopo 15 minuti di cammino in discesa ci appare la magnifica spiaggia di Vroulidia.
 
spiaggia di Vroulidia
 
Non molto larga, composta di sabbia e ciottoli e un mare blu cobalto da perdere la testa. Restiamo lì tutta la giornata e alle 18 torniamo, ma la risalita è molto dura e consigliata a chi ha buone gambe e molto fiato. Comunque arriviamo alla macchina e torniamo in hotel per doccia e riposino.

Scegliamo di andare ad Artemonas, paesino molto carino che deve il suo nome al culto della dea Artemide. Ha alcune delle più eleganti antiche dimore con giardino di Sifnos con architettura neoclassica e veneziana.
 
Artemonas
 
Proseguiamo verso Kastro,
 
 
magici istanti del Kastro

il Kastro by night

reperti del kastro
 
 
costruito in cima a una scogliera, è l’antica capitale di Sifnos; è abitato infatti sin dalla preistoria, come testimoniano i vari scavi e reperti che sono disseminati anche dentro il villaggio.
È l’unico insediamento con un forte carattere medievale: gran parte delle sue antiche mura sopravvivono, cosi come l’antica architettura veneziana (stradine strette e tortuose). I vecchi ingressi (lozies) delle tipiche case a due piani fanno da contorno alle 16 chiese del 17° secolo con gli antichi pavimenti ornamentali che si possono visitare. Su numerosi muri delle case si possono ancora notare gli ornamenti architettonici veneziani ed è presente anche una piccola acropoli e un museo archeologico.
Dopo un lungo giro decidiamo di andare a cena e il locale prescelto è Leonidas. Qui assaggiamo il tipico piatto di Sifnos: la tiganìa cioè agnello al forno speziato e cucinato nelle gastres, pentole di terracotta da cui deriva il termine gastronomia. Mezedes e vino rosso greco fanno da completamento alla cena; ritorneremo a Kastro di giorno.
Torniamo in hotel e dopo un cocktail sul balconcino a mezzanotte tutti a nanna.






26/08/2013

Ore 8 colazione e si parte verso il monastero di Panaghia Crissopigi.
 
monastero di Crissopigi
 
 
veduta del monastero
 
 
Si trova in cima a una roccia letteralmente sul mare, è uno dei luoghi più famosi di Sifnos e dedicato alla santa patrona dell’isola. Fondato nel 16° secolo, è stato costruito sulle rovine della chiesa più antica; ospita l’icona della Madonna, trovata dai pescatori mentre galleggiava nel mare ed è per questo che è stata poi chiamata la santa protettrice dei pescatori.
Qui si celebra l’assunzione di Cristo 40 giorni dopo Pasqua perche in quel giorno del 1676 si crede che l’icona sacra abbia salvato 150 persone dalla peste.
In epoca medievale il monastero era abitato da suore. Dopo un’invasione di pirati corsero a rinchiudersi nel monastero, ma una si era attardata, e questa, vistasi inseguita e spacciata, pregò la Vergine che (si narra) spezzò la roccia in due e fece cadere i pirati in mare.
 
 
spaccatura sacra
 
Secondo la tradizione, questa è la spiegazione per cui il monastero è separato dal resto dell’isola da una stretta striscia di mare. Deve il suo nome al monaco Parthenios, (originario di Creta, e infatti il nome di questo monastero richiama il nome di un altro monastero di Chania)   che registrò tutti i miracoli dell’icona sacra.
 
 
interno del monastero

i quattro naufraghi
 
 
E dopo il sacro ecco il profano, decidiamo di fermarci sulla spiaggia omonima che si trova sulla sinistra del monastero collegata con una piccola stradina. In realtà la spiaggia si chiama Apokofto ma è nota più con l’altro nome, è uno dei luoghi più belli di Sifnos con una spiaggia non lunghissima e sabbiosa e con le tamerici a fare da ombra.
 
spiaggia di Apokofto

piccolo angolo di paradiso
 
 
Non ci sono ombrelloni e questo la rende bella e selvaggia. L’acqua è blu intenso e questo ne fa una meta per le immersioni. Andiamo via prima per tornare al Kastro con la luce del sole sia per fare le foto e per vedere la Chiesa dei Sette Martiri.
 
Kastro

passeggiata nel Kastro

chiesa dei Sette Martiri
 
Questo è probabilmente il luogo più fotografato dell’isola: si erge sulla cima di un isolotto che emerge dal mare. Quando il vento soffia forte (ci hanno detto) è uno spettacolo vedere le onde alte contro la cappella.

Costruita in classico stile cicladico con mura bianche e una cupola blu, è collegata al Kastro con delle scale ricavate dalla roccia.
Di solito è aperta solo in occasioni di feste religiose.
 
 
scorcio del Kastro

le Lozies

le Lozies

rovine

Apollonia
 
Facciamo un aperitivo e torniamo a Kamares, dove dopo una doccia e un riposino usciamo a cena.

Scegliamo un ristorantino al porto, ma forse un po’ l’affollamento e la poca esperienza dei camerieri fanno si che non riceviamo tutte le portate e quando arrivano sono fredde, quindi stanchi e un po’ arrabbiati andiamo a letto.





27/08/2013

Stamane al risveglio Katia non si sente bene e quindi rimango in hotel con lei mentre Ester e Luca vanno in spiaggia ad Aghia Marina nel golfo di Kamares. A pranzo tornano con le vettovaglie e dopo aver mangiato, ci riposiamo tutti.

In serata Katia si sente meglio e andiamo ad Apollonia e dopo un giro tra i vicoli andiamo a cena da To Steki. Niente di eccezionale il servizio è scadente ma almeno i piatti di carne alla griglia sono buoni.
 
Apollonia d sera

Apollonia

Apollonia
 
Torniamo in hotel e Kalinicta.







28/08/2013

Ecco la tegola; Katia ha 37,5° di febbre. Restiamo in hotel e dopo una sana giornata di riposo sentendosi meglio usciamo in serata a Kamares per shopping.

Kamares è un paesino con un porticciolo molto carino la cui spiaggia ( Aghia Marina) è bandiera blu, il paese si snoda lungo la sua via principale, dove si trovano ristoranti, negozi, agenzie turistiche e laboratori artigiani.
 
Aghia Marina
 
Infatti, è molto famosa in tutta la Grecia per le sue ceramiche ed è molto facile vederle lungo la strada ad asciugare fuori dalle botteghe.
 

ceramiche locali

A cena proviamo Capetan Andreas, una taverna specializzata in pesce che ha i tavoli direttamente sulla spiaggia. La cena è divina e il prezzo contenuto con sullo sfondo la splendida baia di Kamares e il rumore dell’acqua.

Verso le 23,30 torniamo in hotel.






29/08/2013

Dopo la colazione sul balconcino preferiamo Aghia Marina che già intravediamo dalla camera e passiamo lì tutta la giornata a crogiolarci sotto il sole bagnati da un mare stupendo.
 
 
verso Aghia Marina

Aghia Marina
 
Verso le 17 sentiamo il bisogno di fresco e andiamo a prendere un cocktail. Poco distante c’è L’old Captain Bar, un beach bar con i tavoli sulla sabbia. Lì passiamo un paio d’ore prima di tornare in hotel dove ci prepariamo per la cena.

Bissiamo Da Capetan Andreas, cena divina a base di pesce e un piatto tipico di Sifnos; il mastelo, che è agnello al forno con vino e aneto…spettacolare! Facciamo un ultimo giro per il paesino e torniamo in hotel per preparare le valigie, infatti, domani avremo il traghetto per Atene. Ma non vogliamo congedarci cosi quindi in terrazzino facciamo un cocktail di commiato con la luna nel mare del golfo.

Psarotaverna Kapetan Andreas

la meraviglia

da sinistra: Luca, Ester, io e Catia







30/08/2013

Ci svegliamo alle 9 e decidiamo di fare la colazione in uno dei tanti bar lungo la strada per il porto. Ci pervade già una strana nostalgia per quest’oasi di tranquillità...siamo ancora sull’isola ma il dispiacere è tanto, è questo IL MAL di GRECIA!!!
 
la tristezza

...l'attesa
 
 
Ci imbarchiamo alle 12 su uno speed runner della Aegean Speed Lines (prenotato su Direct Ferries 86€ per due). Il viaggio è tranquillo, il mare è calmo e dopo 40 minuti attracchiamo al porto di Serifos….Restiamo ammaliati!
 
 
ecco Serifos!!!
 
Pochi minuti nel porticciolo e siamo già innamorati di  questa isola e facciamo la promessa a noi stessi di tornarci l’anno venturo.

Alle 15,30 arriviamo ad Atene e subito il suo caos e la sua cappa soffocante ci fa rimpiangere il meltemi e Sifnos, ma superato lo shock andiamo a prendere la metro che ci porterà a Monastiraki dove lì vicino abbiamo l’albergo. L’hotel Economy si trova a circa duecento metri da Monastiraki in una zona tranquilla (prenotato su booking.com 60E a notte la doppia con colazione) e a cento metri da piazza Omonia. Rapida doccia e subito passeggiata per la Plaka e shopping sfrenato.
Restiamo a cena lì e alle 23 tutti a nanna.
 
a spasso per la Plaka
 
 
 




31/08/2013

Rapida e abbondante colazione e via verso l’Acropoli.
 
Veduta di Atene
 
Luca era già stato qui in gita 16 anni prima e vuole rivedere la maestosità del Partenone
 
Partenone

i Bri

Ester, Catia e Luca
 
e noi anche se esperti lo accompagnamo felici...d’altronde lassù si sente aria di casa. Andiamo anche al museo dell’Acropoli il cui fascino non ci stanca mai e di seguito passando per l’Agorà e la Stoà di Attalo andiamo a pranzo.
 
Le quattro Cariatidi
 
Un veloce yoghurt greco e la passeggiata continua passando da Plaka fino a piazza Syntagma e poi da li torniamo in hotel. A cena scegliamo la taverna “Plaka” il buon menù e dolci offerti, ci fanno tornare sazi e contenti.






01/09/2013

Ecco arrivato il temuto D-day! Non vogliamo partire e lasciare la Grecia, ma purtroppo dobbiamo e dopo aver fatto colazione e preparato i bagagli andiamo a prendere la metro. Il servizio è molto efficiente e diretto, da Monastiraki passa un treno ogni mezz’ora che porta direttamente agli imbarchi e il costo è di solo 14€ a coppia…comodo no?
 
la disperazione

via verso casa
 

 
Dopo il check-in alle 14,05 il nostro aereo decolla e ci strappa dalla “nostra terra”, facciamo qualche foto dall’aereo, siamo molto tristi ma con la mente già al 2014 per il ritorno, perché:

 
Ciao Grecia!!!
 
 

L’unica cura per il Mal di Grecia è sempre quella di tornare.

 
A presto!!!
 
 
 
 
Nicola e Catia 




 




















 

2 commenti:

  1. Nicola e Catia…. SIETE FORTISSIMI, BELLISSIMO DIARIO !!!!
    Nicola, in fatto di ristoranti, fa arrossire la “Guida Michelin” e le sue recensioni, documentate anche da illuminanti foto, sono precise, chiare e palesemente affidabili…. Naturalmente i luoghi visitati sono bellissimi e ne risalta la visione personale, anche documentata dalle bellissime foto che, spesso ancor più del racconto, parlano di ciò che è rimasto nel cuore dei nostri viaggiatori. Vogliamo dunque parlare delle belle foto di Catia? Mi sono piaciute tantissimo quelle crepuscolari e notturne, ma anche quelle con la luce diurna che filtra a lama dietro i campanili, i muri, i comignoli e il Partenone… quelle in cui la protagonista è la luce, la luce egea più tagliente e abbacinante… Ma quello che più di tutto mi è piaciuto è il gran finale di questo simpatico diario… il giorno 30/08/2013 dice tutto … e ancor di più la foto, che secondo me è forse la più bella dell’album, che coglie l’attimo del “la tristezza” e del Mal di Grecia acuto che ci assale a ogni fine vacanza… brava Catia e bravo Nicola... e come avete ben detto voi… A PRESTO !!

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