mercoledì 27 agosto 2014

Cicladimania - tour tra le bellezze di Mykonos, Naxos, Donoussa, Ios, Santorini e Milos

di Dimitri Pierattini (dimodriver)

 
Ho riflettuto a lungo su come costruire questo viaggio fra le isole Cicladi. Per un certo periodo ci era balenata l'idea di provare una crociera, pur sapendo che non era il nostro genere di vacanza, sarebbe stato il modo più semplice e meno faticoso, che però, ci avrebbe limitati ad un rapidissimo assaggio di solo un paio di isole.
Dopo aver consultato diari di viaggio e guide turistiche, la mia mente era farcita di mete fantastiche. Seleziona, taglia, riduci, ma le isole da non perdere erano sempre troppe. Con una ventina di giorni a disposizione, alla fine ho giudicato irrinunciabili: Mykonos, Naxos, Donoussa, Ios, Santorini e poi dovendo rientrare da Atene, perchè non fermarsi a Milos visto che rimane sulla direttrice?
Sei isole in 18 giorni, sono di certo un pò tantine, ma considerando che con una crociera, saremmo rimasti sulla terraferma solo per una manciata d'ore, potrebbero sembrare fattibili. E poi, mi vorranno scusare i miei amici amanti della Grecia, ma il mondo è tanto grande, la vita così breve e le risorse limitate, che non potremo permetterci di tornare da queste parti un'altra volta, almeno crediamo......
Così, nel giro di un giorno e mezzo, passiamo dai bagnati campi sportivi di Stoccarda, dove nostro figlio Simone di 11 anni partecipava ad un torneo di calcio, alle assolate spiagge di Mykonos, sostando a casa nostra a Firenze, giusto il tempo per cambiare le valige, sbrigare le ultime faccende burocratiche, e...... dimenticare il mio passaporto nella fotocopiatrice......Fortuna che partivamo da Peretola! Sono riuscito a riprenderlo in tempo, ma al check-in mi si è ghiacciato il sangue.....
La circolazione è ripresa regolare non appena l'airbus della Vueling si è alzato in volo, con noi a bordo, alle 19:00 di MARTEDI 1 LUGLIO, e altrettanto puntuale è atterrato a Mykonos, dove con nostro stupore non c'era ad accoglierci, ne il Meltemi, ne lo shuttle dell'Ibiscus villas. Quest'ultimo è arrivato dopo poco, il vento il mattino successivo.
L'Ibiscus, è situato a circa un chilometro e mezzo dal centro. Avevamo prenotato solo due notti e ci hanno sistemato in una delle camere peggiori, onestamente lasciava un pò a desiderare.
Per il giorno seguente, MERCOLEDI 2 LUGLIO, abbiamo noleggiato una pandina, con cui siamo partiti alla scoperta dell'isola. Prima siamo andati a dare una sbirciatina ad alcune delle più famose spiagge, come Super Paradise, Agrari, Kalo Liviadi, Kalafati, tutte bellissime e con acqua stupenda, ma un pò troppo "attrezzate" per i nostri gusti, così abbiamo proseguito fino a Lia, bella come le altre ma un pò più libera da ombrelloni e lettini.
 
Mykonos - Lia
 
Nel pomeriggio siamo scesi al porto di Mykonos, decisi ad acquistare i biglietti per tutti i nostri trasferimenti dei prossimi giorni. Anche la signorina, dell'agenzia, è rimasta allibita quando le elencavo le nostre tappe, e alla fine soddisfatta, ha incassato 603 €.
 
Per l'ultimo bagno a Mykonos, abbiamo puntato su Agios Sostis, molto carina e anche se a nord, abbastanza riparata dalle onde provocate dal Meltemi. Alla sera ci siamo immersi nell'atmosfera caratteristica dell'isola, girovagando tra le bianche case del paese, in un groviglio di vicoli pieni di colori, di gente e di negozietti carini. Naturalmente abbiamo incontrato il famoso pellicano, che circondato da una piccola folla e da un gatto curioso, era intento a pulirsi le piume.
 
 
Il tempo di godersi il tramonto dall'altura dei vecchi mulini a vento e siamo a cena da Marko Polo, una delle tante taverne con specialità greche, dove si mangia bene e si spende il giusto.
 
 
GIOVEDI 3 LUGLIO è già tempo di cambiare isola, dall'hotel ci accompagnano al porto, dove alle 11.10 partiamo puntuali per Naxos. Qui in taxi (12€), raggiungiamo Agios Prokopios, dove abbiamo prenotato due notti al piccolo ma simpatico Hotel Panoramic view. Il nostro appartamento è molto carino, al piano terra con una veranda bordata da un bellissimo bouganville e con un ottima vista sul mare, che è di un tale azzurro invitante, che di lì a poco, siamo già in acqua. Siamo nella parte finale della spiaggia, anche qui soffia un forte Meltemi, ma alle spalle, quindi il mare è calmo e limpido.
 
Naxos - Agios Prokopios
 
La spiaggia è poco affollata in questa stagione, si sta bene. Per raggiungere il paesino di Agios Prokopios, si percorre a piedi una strada bianca, tra il mare e gli stagni e in dieci minuti ci siamo. Non fatichiamo troppo per trovare un autonoleggio, ce ne sono tre che si fanno concorrenza, alla fine optiamo per Bilas che per 60€, ci offre una spaziosa Kia Rio per due giorni. Poi da Nikos sul lungomare, ci gustiamo un'altra buona cena greca.
VENERDI 4 LUGLIO, di buon ora, partiamo alla scoperta delle rinomate spiagge della costa sud-ovest di Naxos. Passiamo prima da Agia Anna ed il suo animato centro, proseguiamo poi lungo la strada sterrata che fiancheggia la lunga e deserta lingua di sabbia di Plaka, il mare è di un azzurrino assai invitante, ma noi continuiamo su una piacevole strada semideserta, in direzione sud, fino a giungere ad Aliko. Qui si aprono alcune piccole baie riparate che ci fanno vacillare sulla nostra idea di proseguire verso Agiassos. In effetti, ci siamo quasi, dopo poche curve, scoviamo una minuscola insenatura di ghiaia a sabbia tutta per noi a poche centinaia di metri dall'ampio bianco arenile di Agiassos. Ci godiamo per tutta la mattina la solitudine e la tranquillità di questo luogo. Nel pomeriggio ci muoviamo verso i paesi dell'interno. Filoti, alle pendici del monte Zeus, a quasi 500 metri d'altitudine, si presenta come una moltitudine di casette bianche. Nella bella piazza principale, piena di tavolini all'ombra di un gigantesco platano, ci gustiamo crepes e frappè, poi gironzoliamo tra scalinate e piccoli vicoli, in cui si aggira una moltitudine di gatti assonnati. A breve distanza, c'è una sorgente, da cui parte un sentiero che in poco tempo porterebbe ad una grotta e poi fino ai mille metri sulla cima del monte. Io sarei tentato, ma i miei compagni di viaggio (moglie e figlioli), non ci pensano proprio, per cui.....
 
Naxos - Monte Zeus
 
SABATO 5 LUGLIO, carichiamo al limite il comodo bagagliaio della Kia Rio e di prima mattina lasciamo l'hotel. Stasera alle 23:00 ci imbarcheremo per la piccola isola di Donoussa, quindi abbiamo il tempo per fare un bel giro di Naxos. Puntiamo subito verso est, ripassando forzatamente per Filoti e poi proseguendo per l'isolata Danakos. Da qui, una strada sterrata, segue piuttosto lineare il corso secco di un torrente, ed in breve sfocia sulla costa orientale. Puntiamo a sud, la strada è piacevole, veloce e deserta. Rapidamente arriviamo a Panormos. Una baia stretta e profonda, mantiene il mare calmo, ideale per una nuotata rilassante.
 
Naxos - Panormos
 
Un filare di palme, fa da cornice alla piccola spiaggia sabbiosa, dietro cui sono disseminate una decina di abitazioni e una taverna. L'atmosfera è tranquillissima, anche perchè qui la strada termina. Noi ritorniamo verso nord fino a Moutsouna, dove un paio di taverne sul porticciolo, fanno bella mostra del pesce di giornata, mentre un gruppo di ragazzini, si diverte tra le onde. 
È ancora presto per mangiare, così risaliamo verso le montagne fino ad Apeiranthos, un simpatico e lindo paesino, a cui si accede tramite ripide scalinate dipinte di bianco e azzurro come le case.
La piazzetta è circondata da una grande chiesa, da alcuni negozi con pregiati pezzi d'artigianato e da alcune taverne. In una di queste ci accomodiamo per un pranzo leggero.
Poi proseguiamo il giro puntando verso nord, attraverso una strada dai tratti scenografici.
Ad Apollon assistiamo allo spettacolo di un mare agitato da un forte Meltemi, che infrange le onde sulla scogliera, provocando un turbinio di spruzzi.
Poco distante troviamo nella campagna, la famosa statua di Dionisio, che semidistesa com'è, invita i miei bimbi ad usarla come inconsueto scivolo...
Da qui la strada prosegue piuttosto tortuosa e alta sulla costa, lambendo la torre veneziana di Agia. Ad Amiti arriviamo in macchina sulla spiaggia, dove constatiamo come sarebbe bella senza questo impetuoso Meltemi! Ci fa anche temere la cancellazione della nave di stasera. Arrivati al porto di Naxos, ci tranquillizzano al riguardo e quindi ci perdiamo tra i bellissimi vicoli della città salendo su fino al Kastro, in parte ancora ben conservato.
Nel tardo pomeriggio, c'è poca gente e ce la godiamo veramente. Il vecchio mercato è disseminato di fantastici negozietti e invitanti taverne, ma non ci perdiamo il sole che tramonta dietro la famosa Portara.
 
Naxos - Portara
 
Dobbiamo riconsegnare l'auto, quindi torniamo ad Agios Prokopios. Il ragazzo che due giorni prima ci ha consegnato l'auto non c'è. La titolare è un'anziana signora che si atteggia a ragazzina. Come da accordi, ci riaccompagna al porto e durante il breve tragitto, constatiamo che è anche un'isterica, pessima guidatrice. Comunque giungiamo sani e salvi pronti per la cena. Con tutti i bagagli al seguito, siamo costretti ad optare per una comoda taverna sul porto, che fra l'altro per soli 6,90€ offre piatti completi e la bevuta.
La grande nave della Blue Stars, è un po' in ritardo e arriviamo a Donoussa nelle piccole Cicladi, all'una di notte, ma ad attenderci, c'è comunque Lukas, il proprietario dei Makares Appartments. Questo piccolo complesso, è ai margini del paese, a 100 metri dalla spiaggia.
Al nostro ingresso, assaporiamo il profumo di nuovo che ci conferma la recentissima apertura. Siamo addirittura i primi a dormire in questo grande appartamento, su due piani, in stile cicladico, e con tutti i confort. Abbiamo due bagni, due terrazzi e una bella veranda sul mare. Sogni d'oro.
 
DOMENICA 6 LUGLIO, con un sentiero, in un quarto d'ora raggiungiamo la spiaggia di Kedros, un'incantevole piccola baia, con sabbia chiara, acqua celestiale e nudisti a volontà.
 
Donoussa - Kedros
 
Nella campagna alle spalle infatti, c'è un campeggio libero, per una vacanza a totale contatto con la natura. Non che ci sia un grande affollamento, ma la immaginavo ancor più solitaria.
Il pomeriggio lo passiamo a rilassarci sulla spiaggia del paese, anche qui un bel mare e comunque spazio per i bimbi che vogliono giocare a pallone.
Ceniamo da Capitan George, sopra il porto per una onesta cucina greca.
 
Donoussa - Stavros
 
 
 
 
LUNEDI 7 LUGLIO Stamattina parto a piedi da solo, di buon ora, per il giro completo dell'isola. Dalla vicina spiaggia di Kedros, un bel sentiero, si snoda lungo la costa, rivelando ad ogni curva, minuscole calette rocciose con acque verdeggianti.
 
Donoussa - Trasparenze
 
 
Camminando tra piccoli cespugli di macchia mediterranea, giungo alla solitaria spiaggia ciottolosa di Windmill.
 
Donoussa - Windmill
 
 
Un luogo selvaggio ed intatto, a parte i resti di un antico mulino sul promontorio alla destra. Impossibile resistere ad un tuffo in un mare così! Da qui il sentiero è un pò da inventarsi, comunque seguendo la costa, riesco ad arrivare a Liviadi, un'idilliaca falce di sabbia bianca fra due promontori rocciosi e un mare splendido. Anche qui come a Kedros, niente taverne o lettini, anche il costume è un optional per pochi! Un sentiero sale ripido, di tanto in tanto mi fermo a riposare e la vista sempre più panoramica e stupefacente invita a prendersela con calma.
 
Donoussa - Liviadi
 
Un gregge di capre mi accoglie all'ingresso del minuscolo paese di Mersini, dove vecchi allevatori si lasciano fotografare volentieri. Questo posto è "famoso" per una taverna che stasera vorremmo provare. Io proseguo il mio giro lasciando la costa sud dell'isola e percorro un tratto dell'unica strada asfaltata di dodici chilometri, che collega il porto con Mersini e da qui con Kalotaritsa. Soffia un furioso Meltemi e in questo tratto me lo prendo tutto contro. Sulla destra sotto di me, ammiro una minuscola caletta e non resisto all'idea di raggiungerla, così mi tramuto in uomo-capra e scendo tra rocce e cespugli pungenti, fino a quella che sembra una baia del naufragio di Zante in miniatura. Deliziosa e riparata.
 
Donoussa - Piccola zante
 
 
Qualche altro minuto di cammino e sono a Kalotaritsa. Alcune casette sparpagliate, una chiesetta, una taverna e tre spiagge solitarie, chiuse in un'ampia baia. Ognuna di queste meriterebbe una sosta, ma ho il tempo per un unico bagno rinfrescante.
 
 
Donoussa - Kalotaritsa
 
Qui termina la strada asfaltata. Per tornare al porto di Stavros, ci sono due possibilità: aspettare il bussino che parte ad orari regolari ma radi, oppure continuare il giro dell'isola con un sentiero. Naturalmente evito l'autobus e mi inerpico su questa unica via che rapidamente sale, regalando una bella vista sulla baia. Una volta scollinato, ridiscende verso il porto sotto forma di una mulattiera. Con delle soste fotografiche e un paio di bagni, ho impiegato 5-6 ore, comunque sono arrivato in tempo per una pastasciutta al dente sulla veranda di casa. Pomeriggio di meritato relax in spiaggia.
La sera, stavolta col bus, andiamo a mangiare alla rinomata taverna Mihali a Mersini, dove ci sono un sacco di specialità, tra cui squisiti grossi fagioli fritti, una specie di mussaka con dell'ottima carne di capra e un'eccellente frittura di pesce. Tutto delizioso, ma il servizio un po' lento, ci fa preoccupare, perchè si avvicina l'ora dell'ultima corsa del bus. Ma l'autista che nel frattempo è rimasto nel locale a scolarsi un bel po' di vino, ci tranquillizza. Farà una corsa extra per tornare a prenderci! Non so dove possano ancora accadere queste cose se non in Grecia!
 
 
MARTEDI 8 LUGLIO, alle 7:50 del mattino con gran puntualità, lasciamo Donoussa col traghetto della Blue Stars. In poco più di un'ora siamo a Naxos, dove sul porto attendiamo la coincidenza per Ios. Qui giungiamo sull'ora di pranzo, giusto in tempo per un pasto veloce in uno dei tanti locali sul porto. Proprio accanto a questo, c'è Rent car, dove ci accordiamo al volo per una Toyota Yaris: 3 giorni 100€. Il titolare si raccomanda di non percorrere strade bianche e sapendo che siamo diretti a Manganari, ci suggerisce di fare subito provviste, perchè laggiù non troveremo niente. Mentre firmo il contrattino, ci caricano anche i bagagli, così non ci rendiamo conto che un trolley, è rimasto tra i tavoli del ristorante. Naturalmente ce ne accorgiamo quando, arrivati a destinazione, scarichiamo l'auto. Poco male, perchè i 28 chilometri fra il porto e Manganari, sono spettacolari, sia come panorami, che come percorso stradale.  In un paio di punti, ricorda i tratti di due famosi circuiti di formula uno, e oltretutto non incrociamo quasi nessuno. Divertimento puro per gli appassionati di guida! Comunque, è stato un bel sollievo, scovare la nostra valigetta, proprio accanto alla sedia, dove l'avevamo lasciata un paio d'ore prima....
Ios è un'isola double face: la Chora e la sottostante spiaggia di Mylopotas, tutta vita, tanta gente, notti movimentate. Tutto il resto dell'isola invece, è praticamente disabitato, con tante spiagge grandi e piccole, quasi tutte sabbiose e piacevolmente deserte.
A Manganari, nel sud, dove alloggiamo all' Helena's rooms in una baiadera con una grande veranda vista mare, ci sono quattro spiagge, due delle quali molto ampie, dove i nostri pargoli possono tranquillamente disegnarsi un campo di calcio, altre due rimangono un po' più appartate sulla destra, superati alcuni scogli e sono molto più piccole.
 
Ios - Manganari
 
MERCOLEDI 9 LUGLIO Nonostante che da tutto il resto dell'isola, la maggior parte dei vacanzieri, venga almeno una volta a Manganari, noi lasciamo questo luogo meraviglioso per scoprire un'altra spiaggia sulla costa nord-est: Agia Theodoti. Bella, poco frequentata e con acqua pulitissima. Tornando a Manganari, poco prima di una biforcazione, sulla sinistra accanto ad una bianca chiesina, notiamo un sentiero che porta ad una bella e invitante caletta, così nel pomeriggio ci andiamo e scopriamo che poco oltre, aggirando una recinzione arrugginita, si accede ad un'altra: una mezzaluna di soli 50 metri, intatta, con acqua cristallina, mare fermo, e una bella villa in stile cicladico alle spalle come coreografia. Eccezionale!
 
Ios - caletta
 
La sera si cena da Christos, la taverna posta all'inizio della prima spiaggia di Manganari. Non male.   Dalla veranda in lontananza guardando verso il mare, si scorgono le luci di Oia a Santorini, la nostra prossima isola.
 
 
 
GIOVEDI 10 LUGLIO Stamattina ci godiamo la grande baia di Manganari, tra nuotate e pagaiate in kayak, con approdi alla Robinson Crusoe, sulle due più piccole spiagge deserte.
Nel pomeriggio, disattendendo le raccomandazioni di Rent Car, portiamo la Yaris sulla strada dissestata per Kalamos, infondo è o non è una Toyota?! La spiaggia di un chilometro, è divisa da uno scoglio proteso verso il mare, sul quale è facile salire per fare della belle foto e da cui notiamo che ci siamo solo noi e altre due coppie. Da qui, potrei avventurarmi per sentieri, verso nord o verso sud alla ricerca di altri angoli incontaminati, ma si vede che l'età comincia a farsi sentire e mi accontento di una tranquilla nuotata in queste limpide acque.
In serata andiamo a visitare la Chora di Ios, una delle più belle delle Cicladi.
 
Ios -Chora
 
Le bianche casette, addobbano, quasi come un albero di natale, il fianco di una piccola collina. I vicoli si inerpicano verso la cima, dominata da quattro chiesette posizionate a scaletta.
Quassù al tramonto si raduna, una piccola ordinata folla, per assistere allo spettacolo del sole che colora di arancio la baia e i suoi isolotti.
 
 
Ios - Chora by night
 
Tornando verso Manganari alle undici di sera, sui 28 chilometri di strada, non abbiamo incrociato una macchina, ma dietro una curva nel buio assoluto, ci siamo trovati davanti un'intero gregge di pecore addormentate sull'asfalto! Fortuna che per una volta andavo piano! C'è voluto un po' per farle svegliare e soprattutto per farle spostare, ma piano, piano siamo riusciti a passare.
 
 
VENERDI 11 LUGLIO, lasciamo la comoda casetta di Manganari e percorriamo per l'ultima volta la meravigliosa strada per il porto, ma prima passiamo a dare un'occhiata alla spiaggia di Mylopotas, per noi troppo attrezzata e assediata da taverne e chioschi, anche se la mattina è un po' assonnata e si presenta ancora vivibile. Lasciamo l'auto e ci imbarchiamo sul mega catamarano Hightspeed6, che in quaranta minuti ci porta a Santorini.
La scogliera ci circonda e ci sovrasta, facendoci largo tra la folla; scorgiamo il pulmino del Babis Hotel.
Il primo impatto ci sconvolge, ma non ci sorprende più di tanto, d'altronde Santorini è una delle Isole più "battute" della Grecia! La fila di pullman che si arrampicano su per i tornanti, fino sopra la caldera è impressionante.
Nel pomeriggio, ci rilassiamo nella piscina dell'hotel che si trova a Karterados, un chilometro da Fira e che per 60€ al giorno, ci offre anche la navetta per la città. Così la sera passeggiamo lungo le viuzze caratteristiche di questo paese, affacciato su uno dei punti più alti della scogliera di Santorini.
 
Santorini - Fira
 
Alcune viste sono belle da mozzare il fiato. Come consigliato da un'amica di Maldigrecia, ceniamo bene al Parea e dato che oggi è anche il compleanno di Simone, ci rimpinziamo di dolcini tipici, in un altro vivace locale.
 
 
 
SABATO 12 LUGLIO. Direttamente tramite l'hotel, abbiamo prenotato un'auto, e puntuale alle 8:00 del mattino, ci viene consegnata una Toyota Aygo per 30€.
Dopo una discreta colazione compresa nel prezzo della camera, ci mettiamo sulle strade di Santorini, constatando come siano tutte molto trafficate rispetto agli standard greci. Sulla nera spiaggia di Perissa, passiamo qualche ora a crogiolarci al sole, proprio davanti alla chiesa del paese.
Qui il litorale è quasi tutto attrezzato, ma troviamo comunque posto libero per i nostri asciugamani e anche l'auto la parcheggiamo sul lungomare addirittura all'ombra.
Per pranzo, ci fermiamo nei pressi della famosa Red beach, molto fotografata, ma diciamo solo che abbiamo visto di meglio!
 
Santorini - Red Beach
 
Dato che qui il mare è molto mosso, preferiamo salire sul promontorio che separa Perissa da Kamari, percorrendo una stretta e tortuosa stradina. Sulla cima, si trova anche il sito archeologico dell'antica Thira. Noi ci accontentiamo del fantastico panorama, poi scendiamo a Kamari e parcheggiamo proprio sotto la collina. L'acqua è pulita, anche se non limpidissima, dagli scogli sulla destra, ci sono dei punti da cui cimentarsi in arditi tuffi.
È l'ultima nostra sera a Santorini, perciò andiamo ad Oia, dove troviamo un bel pò di gente ad attendere il tramonto. Sicuramente i villaggi affacciati sulla caldera, sono l'aspetto migliore di quest'isola. I panorami sono veramente unici, da cartolina. Un intrico di vicoletti, bianche scalinate, celesti cupole di piccole chiese, si stagliano su un mare blu cobalto, chiuso dalle isole di Thirasia, Nea kameni e Aspro. Farsi largo tra la folla per raggiungere il punto migliore da cui fotografare il tramonto, non è impresa facile.
 
Santorini - Oia
 
Alla fine, quando il sole finisce in acqua, scatta addirittura l'applauso collettivo, mah!.....Prima che la fila di gente, riesca a mettersi in movimento passano diversi minuti, anche perchè, dal lato opposto, è sorta una bella luna piena, che inchioda un'altra schiera di fotografi. Pure sulla strada del ritorno, in auto, ci facciamo un po' di coda. Certo Santorini è Santorini, unica!
 
Santorini - Oia by night
 
DOMENICA 13 LUGLIO. Da alcuni giorni ormai, non soffia più il Meltemi, ma soltanto un leggero vento da ovest, una bella fortuna visto che stamattina, abbiamo il trasferimento all'isola di Milos con il piccolo catamarano della Sea Jet, che nei giorni passati ha subito parecchie cancellazioni.
Effettivamente anche in queste condizioni di mare quasi ideali, si balla abbastanza e arriviamo a destinazione con oltre un'ora di ritardo. A Milos, abbiamo prenotato un appartamento da Giourgas, che ne possiede una decina vicino a Provatas, sulla costa centro-sud dell'isola, a picco sulla piccola caletta di Agios Sostis. Al porto troviamo ad accoglierci un italiano che da sette anni è qui, ma non sa darci grandi consigli sull'isola, mah!......Comunque in compenso, la sistemazione è davvero ottima. L'abbiamo fortemente voluto questo appartamento, il numero 10. 116€ al giorno non sono pochi in Grecia, ma abbiamo un sacco di spazio esterno a nostro uso esclusivo, con una veranda che domina la spiaggetta sottostante, raggiungibile con 50 metri di sentiero.
 
Milos - Agios sostis
 
Il pomeriggio naturalmente ci godiamo la bellezza e la tranquillità del luogo in completa solitudine.
Il boss del residence, è un simpatico pensionato greco, che ha pensato di mettere i suoi risparmi a Milos, anche se, dice lui, di non aver fatto un buon investimento, perchè la stagione turistica qui è troppo breve.  
È gentile, ci da un sacco di buone informazioni sui luoghi e sulle gite in barca.
Suo figlio è titolare di un autonoleggio, ma non ne ha disponibili. Quindi la sera ci offre un passaggio fino ad Adamas, il villaggio e il porto dell'isola. Qui troviamo una pandina per tre giorni e mezzo a 120€, da Drougas sul lungomare, e quasi accanto, ci accomodiamo ad un tavolo della taverna Flisvos vicino alla TV, per assistere alla finale dei campionati mondiali di calcio. Tra le esultanze di un gruppetto di turisti tedeschi, gustiamo una buona cucina greca ad un buon prezzo.
 
LUNEDI 14 LUGLIO. Dato che in questi giorni le condizioni del mare, si mantengono buone, ne approfittiamo per fare l'escursione in barca fino a Keleftiko. Sull'isola, ci sono una ventina di imbarcazioni che effettuano gite intorno a Milos, la maggior parte salpano dal porto di Adamas, alcune invece dalla costa sud. Il boss ce ne consiglia una che parte da Kipos, vicinissimo a noi. Con 60€ saliamo tutti e quattro su un bianco peschereccio. Facciamo prima una sosta con tuffi a Gerontas, una piccola baia con acqua celeste e una spiaggetta incontaminata. Poi proseguiamo per Keleftiko, dove per un'ora nuotiamo in un mare turchese, circondati da scogliere bianche, faraglioni, archi, grotte e gallerie di rocce, sempre accompagnati da branchi di pesciolini neri.
 
Milos - Keleftiko
 
Alle 14:30 siamo di nuovo a terra, giusto per il pranzo che ci gustiamo nell'unica ma buona taverna di Kipos. Breve passaggio dal nostro comodo alloggio e poi ci spostiamo a nord-est dell'isola. Sull'estremità, nel villaggio di Pollonia, si respira un'aria tranquilla e rilassata. Nei suoi paraggi si trova la profonda insenatura di Papafragas, che però ci lascia abbastanza indifferenti. Quindi raggiungiamo la vicina Sarakiniko, con le sue bianchissime formazioni di calcaree, sagomate in strane forme dal vento e dall'acqua. Ci sono alcuni punti dai quali non possiamo esimerci, dal lanciarci in emozionanti tuffi da discrete altezze, sempre e comunque in tutta sicurezza data la profondità del mare. Dopo una giornata così intensa, ceniamo tranquillamente nella veranda del nostro appartamento, posizionata a strapiombo sul mare.
 
MARTEDI 15 LUGLIO, come ogni mattina da quando siamo qua, la mia giornata inizia con una bella nuotata solitaria in questa baia, per poi concedermi una sostanziosa colazione, mentre il sole ancora basso, mi asciuga la pelle.
Nuotare in queste acque placide è fantastico, non ci sono barche che scorrazzano, meduse in tre anni di Grecia, non ne ho ancora viste, ci sono solo tanti pesci....
Lasciamo il nostro paradiso privato e in auto, passiamo da Acharavadolimni e la sua comoda spiaggia bianca ombreggiata dalle tamerici.
Proseguendo verso nord, sempre costeggiando il golfo di Adamas, prendiamo una strada sterrata sulla destra. In alcuni tratti, sembra un po' troppo per la pandina, ma fatti quattro o cinque chilometri, arriviamo comunque dove volevamo.
Un tratto di costa selvaggio, frastagliato, che racchiude tre o quattro spiaggette, una più bella dell'altra, tutte per noi o quasi, visto che incontro solo un pescatore che mi dice che siamo a Patrikà o qualcosa del genere.
Salgo su un piccolo promontorio proteso nel mare. Dalla cima, un giro a 360°, inquadra barche, calette e lingue di terra, incastonate in un mare verde e celeste. Un incanto. In questa solitudine a contatto con la natura, viene proprio voglia di mettersi a nudo.
Rientriamo alla nostra casina per pranzare all'ombra della veranda affacciata sul mare. È difficile staccarsi da questo posticino, anche perchè la comoda caletta sottostante è quasi sempre solo per noi e ha l'acqua bassa e pulitissima, in cui i pargoli amano sguazzare per ore.
La sera, passiamo in rassegna due caratteristici borghi di pescatori: Firopotamos e Mandrakia. In quest'ultimo carinissimo, rimaniamo pure a cena nell'unica e rinomata taverna, Medoussa. Ottimo il pesce, ma il servizio lascia un po' a desiderare, visto che dopo un paio di richiami, alla fine ce ne andiamo senza aver assaggiato il polpo bollito al vino bianco.
 
MERCOLEDI 16 LUGLIO, è l'ultimo giorno intero a Milos e abbiamo ancora un bel po' di posti da vedere. Passiamo subito da Agia Kyriaki, una spiaggia parzialmente attrezzata, con sabbia e piccoli sassolini bianchi, che non ci attrae, quindi ci rimettiamo in marcia e attraverso una strada bianca di circa cinque chilometri, seguendo i cartelli per Trachilia, arriviamo a Paliorema.
 
Milos - Paliorema
 
Una mezzaluna di sabbia dorata, incastonata fra scenografiche rocce multicolore, con il verde del mare che ne esalta le sfumature. Alle spalle, una grande miniera abbandonata, si fonde col territorio. 
Al pomeriggio facciamo un salto a Firiplaka, che rimane proprio vicina al nostro alloggio. Passeggiando lungo la battigia, passiamo dalla sabbia ai ciottoli, che vanno dal rosso, al giallo, al verde, al viola, al bianco, come del resto l'impressionante scogliera che la sovrasta. Nel mare vicino alla riva, svetta un grande faraglione. Alla spiaggia si giunge tramite una strada polverosa, percorsa anche dai grandi autocarri della vicina cava di perlite.
Una biforcazione, conduce all'adiacente Tsigrado, una minuscola caletta circondata da scogliere, cui si accede calandosi con una fune e tramite due scale a pioli. Recentemente, si è verificato un grave incidente e pare che il tutto sia stato rinnovato, ma la discesa è comunque sconsigliata dalle autorità locali, che declinano ogni responsabilità. Comunque il passaggio ci è parso abbastanza facile, veloce e divertente.
 
Milos - Tsigrado
 
Fra Tsigrado e Firiplaka, ci sono un paio di insenature rocciose, la cui vista dall'alto incanta per il celeste dell'acqua.
Poco prima del tramonto, scopriamo il minuscolo villaggio di Klima, con una fila di colorate dimore di pescatori a pelo d'acqua.
 
Milos - Klima
 
Alcune di queste vengono affittate a caro prezzo ai turisti. Poco sopra sulla collina, c'è il caratteristico paese di Plaka, con i vicoli lastricati, disseminati di tavoli e sedie di una moltitudine di taverne, fra i quali si aggirano i soliti gatti smagriti. Per un classico tramonto da cartolina, si può salire sulla cima della collina, dove immancabili, ci sono un paio di chiesette a dominare l'ingresso della baia.
 
Milos - Tramonto
 
GIOVEDI 17 LUGLIOÈ ora di salutare Milos e le isole Cicladi, certamente non prima di un'ultima, lunga nuotata nelle acque prospicenti la nostra casetta.
Alle 11:30, partiamo con la nave veloce della Aegean, che su un mare liscio, in quattro ore, ci porta ad Atene, dopo aver fatto scalo anche a Serifos e Sifnos, due isole che reputiamo interessanti da scoprire in un eventuale prossimo viaggio da queste parti.
Sbarcati ad Atene, accanto ad un paio di giganteschi "condomini" da crociera, troviamo la banchina colorata del giallo dei taxi in attesa. Ne prendiamo uno.
A bordo l'autista, in un inglese essenziale, come del resto il mio, ci parla della mafia e della corruzione galoppante, ad ogni livello che attanaglia la Grecia.
Del traffico caotico, ce ne accorgiamo da soli, visto che per districarci dalla zona del Pireo, ci vuole una mezz'ora buona. Per 17€, ci scarica davanti all'hotel prenotato, il Cecil, vicino a piazza Monastiraki (90€ al giorno per due camere comunicanti e colazione).
Il tempo di rinfrescarsi, un po' di relax e ci immergiamo nella capitale greca.
La zona di Plaka è carina, con i vicoli che sono un susseguirsi di negozietti di souvenir, finchè lasciano il posto alle taverne, che con i loro tavoli, quasi ostruiscono il passaggio. Sembra di essere ancora su di un'isola....con i buttadentro che parlano un italiano perfetto.
Noi però ci fermiamo, come consigliato da una commessa, da Saita, dove non parlano una parola della nostra lingua, ma si mangia bene e a buon prezzo.
 
Atene - Piazza Monastiraki
 
Tornati in hotel, alla reception, con nostro stupore, ci riconsegnano la playstation, che i miei figli avevano distrattamente abbandonato sul sedile dell'auto con cui Loukas, il boss dei Makares appartments di Donoussa, ci accompagnò al porto. Grande Loukas!
 
VENERDI 18 LUGLIO. È l'ultimo giorno, siamo pronti ad un bagno di cultura.
Dall'hotel, percorrendo un viale in lieve pendenza e parzialmente ombreggiato, in una ventina di minuti, raggiungiamo l'Acropoli. Saremmo intenzionati a prendere una guida, ma ci chiede 100€ ed è pure antipatica, quindi acquistiamo un libriccino e ci arrangiamo con quello.
Si pagano solo 24€ in quattro, perchè i ragazzini sono free. Sotto questo sole implacabile, è dura aggirarsi tra i resti riassemblati del grande teatro di Dionisio, il tempio della Nike, Propilei, Eretteo e Partenone. Fra l'altro quest'ultimo è sovrastato da un paio di enormi gru, che deturpano non poco la scena e insieme all'assedio della folla, rendono praticamente impossibile calarsi con l'immaginazione nel V° secolo a.c..
Non siamo grandi appassionati del genere, ma devo dire di essere rimasto molto più colpito dal tempio di Segesta in Sicilia.
Ridiscendiamo dall'Acropoli, attraversando l'Agorà romana, dove almeno, tra altri reperti, c'è l'ombra di alcune piante. Pranziamo nel quartiere di Monastiraki, che è un susseguirsi di negozietti, le cui tende da sole ombreggiano le vie, facendole apparire come un mercato senza fine. L'animata piazza principale, è riempita dalle bancarelle di frutta secca e fresca. Facciamo un po' di provviste e ci rifugiamo nella nostra camera climatizzata.
Prima di pensare alla cena, andiamo in piazza Syndagma, sempre presidiata da gruppetti di poliziotti, per assistere al cambio della guardia. La cerimonia è simpatica, la marcia improbabile dei soldati greci fa sorridere e alla fine si concedono addirittura per foto ricordo. Accanto ci sono i giardini nazionali, per una passeggiata nel verde. Poi, senza spendere una fortuna, ci concediamo una bella cena di pesce da Sitia nel quartiere di Plaka, e per concludere in bellezza yogurt greco a volontà!
 
SABATO 19 LUGLIO, saltiamo presto giù dal letto, e dopo una colazione essenziale, lasciamo l'hotel. La stazione della metro è a cento metri. Per giungere all'aeroporto impiega quasi un'ora, ma è la soluzione più comoda ed economica. Il volo per Roma con la Easy Jet è in orario, così giungiamo alla stazione Termini col tempo per pranzare in tutta calma. Il freccia argento per Firenze a 58€ in quattro, è alle 14.50 e come promesso in poco più di un'ora e mezza ci riporta a casa.(29)​
CONCLUSIONI:
In definitiva, siamo riusciti a fare e a vedere quasi tutto quello che volevamo, forse mi è mancato un giorno a Santorini per fare il sentiero di dieci chilometri sulla caldera, e con un altro paio di giorni distribuiti fra Ios e Milos, sicuramente non ci saremmo annoiati. Certo non si pùò dire che sia stata una vacanza riposante, con tutti gli spostamenti che abbiamo fatto....Diciamo che almeno tre giorni in più ci volevano. La spesa è stata in linea con le aspettative, un po' più cara Mykonos.
Premesso che normalmente in viaggio cerchiamo principalmente bellezze naturali in contesti tranquilli,  volendo fare una classifica delle isole che abbiamo visitato, diremmo.....
6°) Mykonos (bella, ma troppo sfruttata turisticamente, con poche zone intatte. Il paese è una chicca.)
5°) Santorini (Fira e Oia costruite sull'orlo della caldera a strapiombo sul mare, sono uniche. Per il resto l'isola non è granchè, spiagge deludenti.)
4°) Naxos (un'isola piuttosto grande, con molto da offrire, partendo dalla città bellissima, le lunghe spiagge bianche del sud-ovest, i paesi e le montagne dell'interno.)
3°) Donoussa (piccola, ma giusta per girare a piedi e per gli amanti della natura e del naturismo.)
2°) Ios (due anime: quella vivace della spiaggia di Mylopatos e della Chora, e quella tranquilla e solitaria di tutto il resto dell'isola, con bellissimi panorami e spiagge grandi e piccole quasi tutte di sabbia.)
1°) Milos (stupefacente la varietà e la bellezza dei paesaggi. Formazioni rocciose, danno origine a rare particolarità naturali. Angoli solitari si trovano con facilità. Bellissimi piccoli villaggi di pescatori.)

 

sabato 2 agosto 2014

SKOPELOS: TRA IL VERDE DEI PINI ED IL BLU DEL MARE

di Emanuela Agostini

Lo scorso anno avevo già provato ad andare in Grecia, a Rodi, ma colpa di un biglietto aereo troppo costoso ho desistito. Durante l’inverno io, Guida per Caso di Verona sul sito di Turisti per Caso, ho cominciato a dare un’occhiata al forum Grecia e con il passare del tempo è diventato come leggere il giornale la mattina... uno scrigno pieno di informazioni. Finché un giorno la nostra amata Puccy, consiglia ad un utente del forum in risposta a “dove andare in vacanza in Grecia per la prima volta?” di scegliere il volo più economico e poi qualcosa di bello si sarebbe costruito. Così ho preso le sue parole come oro colato, sono andata sul sito Ryanair è ho scelto la meta più economica in Grecia per l’inizio di Luglio: Volos. Leggendo tutti i diari di “Mal di Grecia” ho cercato di scegliere l’isola delle Sporadi che più si avvicinasse alla mia indole e la scelta è ricaduta, di comune accordo con il mio fidanzato su Skopelos. 



La Chora vista dall’alto


SKOPELOS ARRIVIAMO!!
Il 4 luglio siamo partiti da Orio al Serio alla volta di Volos. Dopo due ore di volo, alle 16, siamo arrivati nella campagna dell’entroterra greco e, onde evitare di perdere il traghetto e soprattutto con la voglia di regalarci un po’ di comodità, abbordiamo una coppia con l’intenzione di dividere un taxi per arrivare al porto. Loro acconsentono e così abbiamo il piacere di conoscere due belle persone, Carlo e Manuela, che ci accompagneranno per parte della nostra vacanza, dato che anche loro soggiorneranno qualche giorno a Skopelos. 
Presi i biglietti per il traghetto lento, che in partenza alle 18.00 (24.50 euro Volos- Glossa) ci porterà fino a Skopelos, ci concediamo il primo Nescafè Frappè della nostra vacanza in un bar sul lungomare di Volos. La cosa che maggiormente mi colpisce è l’ospitalità ed i prezzi.. con un semplice caffè ci offrono dell’acqua fresca con ghiaccio e una brioche a testa (ma noi abbiamo preso solo un caffè!!!!!). Sono molto contenta di essere riuscita a combinare gli orari e di non fermarmi a Volos; pur essendo vero che ogni luogo ha qualcosa di buono da offrire, Skopelos è risultata essere un’isola eccezionale.
 Appena saliamo sul traghetto scegliamo un posto all’aria aperta, per goderci il vento tra i capelli. Lo spettacolo del mare profondamente blu con il paesaggio che ci scorre accanto di una costa brulla con gli arbusti verdi mi lascia già d’incanto. Il traghetto ferma a Skiathos intorno alle 21.00 quando comincia ad esserci buio.. le luci accese al calar del sole offrono uno scorcio magnifico su Skiathos. Impaziente aspetto l’arrivo a Glossa alternando passeggiate a bordo ponte alla lettura nella sala interna. Il mio fidanzato amante spassionato del mare riesce a scorgere anche dei delfini che nel tratto di mare aperto tra Skiathos e Skopelos passano vicino al nostro traghetto.
Arriviamo a Glossa con una mezzora circa di ritardo, intorno alle 22.00, ma ad attenderci c’è l’autobus di Skopelos che attraversa tutta l’isola, in effetti la maggior parte dei turisti soggiorna a Skopelos Town. Con 4.50 euro arriviamo in 45 minuti dall’altra parte dell’isola; io cerco di sbirciare il paesaggio dal finestrino ma c’è talmente buio che purtroppo non vedo proprio nulla. All’arrivo scendo dal bus e trovo un signore con un cartello riportante i nostri cognomi.. quasi incredula gli mostro un grande sorriso di ringraziamento; non sapevamo che il signore della pensione prenotata la mattina stessa in aeroporto tramite booking.com ci attendesse alla fermata del bus. Ci accompagna così verso la pensione Marialena che ci ospiterà solo questa notte (30 euro per una stanza doppia con un piccolo terrazzo che da direttamente sul porto, pulita, ma non un granché ad esser sinceri; per una notte ci si adegua). La notte soffia un vento spaventoso che ci fa sbattere continuamente lo scuro e così mi addormento con la speranza di trovare una giornata migliore al mio risveglio.


1° GIORNO: STAFYLOS-LIMNONARI
Inizia davvero il primo giorno di vacanza: la mattina svegli presto scendiamo al porto per far colazione in una ba e Pietro assaggia spavaldo una Milk Pie per colazione.. quel “serpentone” di pasta fillo ripieno di crema al latte fritto (simile alla tipica Skopelos Pie, ripiena invece di formaggio che assaggeremo in seguito) un po’ troppo impegnativa da portare a termine. 


Pietro alle prese con una Milk Pie

Ci offriamo un altro lusso della vacanza: prendere il taxi per raggiungere la pensione che avevamo prenotato, perché avevamo capito che la strada sarebbe stata alquanto ripida ed impegnativa da fare con le valigie. Così in 5 minuti arriviamo alla pensione Panorama, al confine della Chora in posizione sopraelevata, le cui stanze hanno terrazzini che danno sulla baia accanto, quella di Glyfoneri
Lascio subito una nota positiva a riguardo perché è stata una delle note più piacevoli del viaggio: l’appartamento era molto ben attrezzato con piatti posate, frigo, tv, phon; pulito ed ordinato, nel cortile aveva degli alberi da frutto che avevano proprio il profumo della campagna! La signora Aleka, che gestisce gli appartamenti è sempre stata gentile, disponile e presente, offrendoci anche una bella serata a metà del nostro soggiorno, per vedere le stelle, la Luna, Giove e Saturno con un amico che lavorava per la NASA, proponendo per tutti gli ospiti anche un piccolo aperitivo con Skopelos Pie fatta da lei, e le honey balls (che forse in greco hanno un altro nome!). Alla mattina della partenza ha mandato la figlia a prenderci e portarci al porto (alle 6.30 del mattino), inoltre il giorno prima della partenza le avevamo detto che avremmo voluto acquistare le prugne perché avevamo sentito fossero buonissime e così ce le ha fatte avere da una signora del posto, sotto miele, davvero squisite! 
La baia di Stafylos
Il tempo di lasciare le valigie ed usciamo subito dall’appartamento che stanno ancora sistemando, dato il nostro anticipo rispetto al check in e scendiamo a piedi percorrendo per la prima volta gli stretti vicoli della Chora per arrivare al porto e cercare una macchina a noleggio. L’insieme creato dal bianco accecante delle case, i tetti rossi, il mare blu di sfondo ed il cielo azzurro… beh è qualcosa di indescrivibile. La più bella sensazione, il più bel ricordo di questa vacanza. Dopo aver provato un paio di noleggi- nessuno aveva macchine piccole ed economiche a disposizione- abbiamo trovato una piccola Matiz per 35 euro al gg che ci accompagnerà nel nostro viaggio… azzurra come il cielo! Ci mettiamo subito in macchina e scegliamo per il resto della mattinata la baia di Stafylos, la più comoda a Skopelos Town. 
Ampia spiaggia, attrezzata in parte; noi con l’intenzione di fermarci per un paio d’ore ci sdraiamo comodamente con i nostri asciugamani sulla sabbia. Il primo approccio con il mare greco è stupendo, l’acqua è più calda di quel che pensavo. Incontriamo casualmente di nuovo Carlo e Manuela, quattro chiacchiere sulle prime impressioni e poi ci salutiamo convinti di incontrarci nuovamente. Intorno all’ora di pranzo ci spostiamo per il pranzo perché a Stafylos il chiosco sulla spiaggia vende solo bibite, andiamo così verso Limnonari, qualche km più a nord. 
Per raggiungere la spiaggia si scende una strada asfaltata un po’ stretta, da cui si gode appieno la vista della baia dall’alto. 
Ci fermiamo alla prima taverna (Limnonari complex), quella che dà direttamente sulla spiaggia, e ci gustiamo la prima insalata greca. OTTIMA!! Forse la più buona di Skopelos! Con la consumazione del pranzo alla taverna abbiamo la possibilità di sfruttare i lettini con l’ombrellone per tutto il pomeriggio che passerà velocemente tra riposino all’ombra, lungo bagno ristoratore e tanto sole. Al ritorno verso casa ci fermiamo al supermercato a comprare le cose per la colazione che abbiamo intenzione di goderci sul nostro terrazzino sul mare. Per cena scegliamo un ristorante al porto consigliato da Puccy, Klimataria, dove abbiamo preso un ottimo agnello cotto in una specie di cartoccio con formaggio e verdure e il maiale con le prugne, un antipasto con tsatsiki e olive, spendendo circa 30 euro in due.




2° GIORNO: PANORMOS-MILIA
Il giorno dopo sveglia presto, ottima colazione sul nostro terrazzo e via alla volta di una nuova spiaggia Panormos


La nostra stupenda vista dal terrazzino

Leggendo i giudizi di Tripadvisor prima di partire scopriamo che questa è la spiaggia in vetta alla classifica: sicuramente molto bella, di piccoli ciottoli, tranquilla, ma non mi sento di metterla in vetta (ovviamente però sono semplicemente impressioni soggettive, è difficilissimo dare in generale una classifica delle spiagge di Skopelos, perché sono tutte bellissime!). 

Panormos

Dopo una mattina rilassante, passata tra lunghi bagni e letture nel silenzio più assoluto di una spiaggia comunque “affollata” (una ventina di persone!) ma tutte molto discrete e silenziose; abbiamo pranzato da Rigas la taverna direttamente sulla spiaggia a Panormos, mangiando una moussakà e un’insalata per circa 18 euro in totale! Pomeriggio tranquillo e sereno passato a Milia, dove anche qui con una semplice consumazione di un caffè è possibile usufruire di lettini ed ombrellone. La sabbia è molto chiara e il mare scende lentamente… letteralmente un paradiso! 


I caraibi in Grecia: Milia

Per cena siamo tornati al porto ed abbiamo scelto il ristorante accanto a quello della sera precedente: Molos. Decisamente più raffinato, leggermente più costoso- 1 euro in più a pietanza- ci ha proposto un ottimo souvlaki. Spesa comunque intorno ai 10-12 euro a testa (abbiamo preso un solo piatto). Dopo cena ci siamo concessi un Ekmek, un dolcetto con una crema sopra e della pasta kataifi con il miele sotto, da Ambrosia (spero di ricordare correttamente il nome della pasticceria!), veramente ottimo; diventerà un vizio fare un salto qui le sere dopo cena!



3° GIORNO: PERIVOLI- MILIA
Al risveglio pianifichiamo la giornata: della costa ovest ci manca Kastani però per ora la lasciamo di nuovo da parte e decidiamo per esplorare la costa nord dell’isola. Proprio di fronte al nostro studio parte la strada interna che arriva direttamente all’altra parte dell’isola; abbiamo così il piacere di salire su questi promontori coperti da tanta vegetazione. 
Percorrere la strada con i finestrini abbassati è un’esperienza unica, prima di tutto perché non incrociamo mai nessuna macchina ed abbiamo la sensazione di essere gli unici abitanti del mondo se non fosse per le capre che troviamo sdraiate al sole in mezzo alla strada e poi il profumo dei pini... respirando a pieni polmoni mi pare ancora di sentirlo. 
Arriviamo a nord e come prima cosa decidiamo di visitare Agios Ionassis (la piccola chiesa dove si sposano alla fine di Mamma Mia!), perché a seguito della lettura del diario di Puccy abbiamo pensato fosse cosa intelligente non farlo sotto il sole di mezzogiorno! 


Agios Ionassis

Effettivamente percorrere la scalinata che arriva in cima, con una temperatura ragionevole non è assolutamente faticoso. Da lassù è un incanto vedere il mare sottostante! 


lo spettacolo del mare visto dall’alto

A metà mattina decidiamo di andare a vedere una spiaggia in zona, in modo da poterci fermare per pranzo a Glossa; optiamo così per Perivoli. Questa forse è l’unica spiaggia dove la nostra mitica Puccy non è stata, ma io vi assicuro che è un posto incantevole, forse la miglior spiaggia dell’isola. Decentrata rispetto al flusso turistico, seppur raggiungibile in macchina/moto con una strada asfaltata, con un parcheggio comodo appena sopra la spiaggia, troviamo solo altre 6 persone e son già le 11.30!! C’è una signorina molto gentile che si occupa di ombrelloni e lettini che noleggia a 5 euro al giorno (sono 6 in totale), inoltre ha con sé del caffè e dell’acqua. 


Perivoli

All’ora di pranzo decidiamo di andarcene riproponendoci di tornare e ci dirigiamo verso Glossa, dove andiamo a provare Agnanti
Appena entriamo al ristorante ci scontriamo con Manuela e Carlo, i nostri compagni di viaggio!! Con questa piacevole sorpresa decidiamo di sederci assieme allo stesso tavolo così da fare quattro chiacchiere in compagnia e scambiarci le impressioni di questi primi giorni di vacanza su una terrazza che offre una vista magnifica del mare e del porto di Loutraki. Assaggiamo il piatto forte della vacanza: crostini con alici marinate, leggermente piccanti con gelatina di limone e finocchietto di mare. Io vi assicuro che me le sogno ancora di notte! 
Di secondo un pesce locale alla griglia ed una torta alle mandorle con gelato alla cannella condiviso in 2. Bevendo acqua abbiamo speso circa 20 euro a testa, ne valeva assolutamente la pena! 


A forza di chiacchiere si fanno le 15.30 e a questo punto le nostre strade si dividono, prima però ci diamo appuntamento per la sera stessa da Anatoli, la taverna-ouzeria al Kastro di Skopelos Town. 
Percorrendo da Glossa la strada che costeggia la costa ovest proviamo a fermarci a Kastani, ma rinunciamo appena scendiamo dalla macchina: la musica è troppo alta per i nostri gusti e c’è troppa gente in spiaggia; ci torneremo la mattina successiva con più calma. 
Torniamo perciò a Milia e dato che non avevamo bevuto il caffè al ristorante ordiamo un ottimo Nescafè Frappè che la signorina ci porta gentilmente al nostro ombrellone con in aggiunta due bottigliette d’acqua fresca offerte dal bar. Un servizio del genere in altre parti del mondo ce lo scordiamo! 
Intorno alle 18 riprendiamo la macchina per scoprire senza una meta precisa l’entroterra dell’isola, con una piantina dell’isola acquistata al porto e così scopriamo strade sterrate, monasteri nascosti, il frinio delle cicale e tanto tanto verde. 
Ci troviamo con i nostri amici da Anatoli: la location è veramente molto suggestiva.. si vede tutta la Chora, però purtroppo non abbiamo mangiato molto bene, sarebbe stato meglio andare dopo cena per un ouzo! Nonostante ciò la musica greca suonata dal vivo ha accompagnato piacevolmente la nostra serata. 


Anatoli




4° GIORNO: KASTANI- VELANIO- LIMNONARI
La mattina successiva, come deciso dal giorno precedente, andiamo a Kastani, arriviamo in spiaggia prestino intorno alle 9 e non c’è veramente nessuno, così la spiaggia si mostra nella sua veste migliore, anche perché il mare è un incanto... la sabbia bianca ed il mare che scende poco a poco. 


Io e Pietro a Kastani

A pranzo sotto consiglio di Carlo e Manu andiamo a mangiare ad Agnontas alla taverna sul mare, assaggiando una buona moussakà a detta di Pietro e un ottimo fritto di calamari per me! Nel pomeriggio torniamo a Stafilo per arrivare fino a Velanio, la spiaggia che si apre percorrendo il sentiero alla fine della spiaggia di Stafilo. 
La spiaggia è molto ampia e lunga, però purtroppo quel giorno il mare era piuttosto mosso anche se non si muoveva un filo d’aria; essendo primo pomeriggio e non essendoci riparo all’ombra, ci siamo soffermati solo dieci minuti. 
Una parte di questa spiaggia è riservata ai nudisti anche se ognuno poi è libero di stare come vuole. 


Velanio

Accaldati, siamo tornati per la seconda volta a Limnonari visto che la prima volta ci era piaciuta molto, così con una coca cola fresca ci siamo riposati all’ombra dell’ombrellone. 
Bifteki ghemistò al ristorante Rodi
Per cena ci siamo ritrovati con Carlo e Manuela, (era l’ultimo giorno per loro a Skopelos) l’indomani sarebbero partiti per Alonissos e poi prima di rientrare in Italia avrebbero fatto anche qualche giorno a Skiathos. Ci ha fatto molto piacere conoscerli perché è stato bello confrontarsi con loro che in tema di vacanze sono l’opposto di me, molto più all’avventura, senza prenotare troppe cose in anticipo (Carlo per tutta la vacanza mi chiamava scherzosamente l’ingegnere- effettivamente lo sono-perché la mia precisione ricadeva anche sulle vacanze.. deformazione professionale!), poi sono due persone di grande esperienza, che hanno viaggiato molto, socievoli e di gran cuore. Un grazie anche a loro per aver reso la vacanza stupenda! 
Comunque, scusatemi per la divagazione, la cena è stata ottima.. il ristorante, Rodi, si trova all’interno della Chora e per trovarlo è meglio chiedere a qualcuno, ci siamo accomodati nel cortile esterno e abbiamo assaggiato tante cose tipiche differenti e nonostante sia stata la cena più costosa del viaggio (45 euro a coppia, con una bottiglia di vino) è stata la migliore a Skopelos Town. 




5° GIORNO: HOVOLO-PERIVOLI
La mattina seguente decidiamo di andare a Neo Klima per raggiungere la spiaggia di Hovolo. 


Hovolo
È un po’ difficoltoso arrivarci perché, dopo aver parcheggiato la macchina alla fine del paese, ci si incammina a piedi tra gli scogli per raggiungere in 10 minuti la spiaggia, peccato che quel giorno ci fosse un po’ d’aria ed il mare fosse un po’ mosso.. camminare tra gli scogli con le onde che si infrangono non è stato così piacevole, ma quel che abbiamo trovato dopo ha ripagato questi minimi sforzi! A pranzo non resistiamo alla tentazione di tornare da Agnanti e così cogliamo l’occasione di mangiare nuovamente le alici e io per secondo assaggio un chicken roll leggero e saporito e Pietro del maiale con peperoni e riso (sempre spendendo intorno ai 20 euro a testa). 


La terrazza del ristorante Agnanti


Nel pomeriggio siamo tornati a Perivoli, soprattutto a Pietro era rimasta così nel cuore che avrei potuto lasciarlo lì definitivamente! Rientrando verso Skopelos abbiamo approfittato della vicinanza con l’appartamento per fare un ultimo bagno a Glysteri una piccola spiaggetta molto tranquilla e piacevole, non attrezzata (se leggete il diario di Puccy, antecedente al mio, diceva di una taverna sulla spiaggia con tante cose tipiche all’interno: ora è chiusa, non c’è più nulla). 


Glysteri

Per cena, scegliamo Zoupa, all’inizio del porto, nella via che sale proprio davanti al parcheggio gratuito per le auto, dove ho mangiato un’insalata molto buona e ricca e Pietro una specie di kebab scomposto (intorno ai 12 euro a testa).




6° GIORNO: ESCURSIONE IN BARCA AD ALONISSOS
Dopo cena pianifichiamo il giorno successivo perché dobbiamo restituire la macchina e quindi andiamo alla ricerca di un’escursione in barca da fare. Alla fine optiamo per la più turistica (purtroppo non ricordo il nome della barca, comunque è la prima che si trova al porto, la più grande) che per 20 euro a testa ci accompagna in un tour giornaliero ad Alonissos; l’alternativa era una barca a vela che proponeva tour meno turistici a 55 euro a testa (comprensivi di pranzo) per un massimo di 10 persone; sicuramente la qualità sarebbe stata diversa ma un po’ per risparmiare ci siamo concessi quella da 20 euro. 
Il tour comunque è bello e ben organizzato perché lascia il giusto tempo a disposizione in ogni sua tappa (Patitiri, Leftos Ghialos dove abbiamo pranzato alla taverna Eleonas e Steni Vala dove dopo una breve passeggiata siamo andati alla spiaggia di Glifà). 


Patitiri

Leftos Ghialos

Glifà

Passiamo l’ultima sera a Skopelos a cena da Anna’s Restaurant, sempre in paese e ben segnalata con dei piccoli cartelli azzurri (basta prendere il vicolo che sale parallelo alla pasticceria Ambrosia).
Abbiamo mangiato bene: un antipasto ed una portata per circa 18 euro a testa. Il locale è molto carino con un bel cortile esterno. 
Per imprimerci bene l’ultima sera nella memoria, saliamo la scalinata che dal porto sale al locale Vrachos dove beviamo un ouzo godendoci la vista della Chora tutta illuminata. Prima di risalire tutta la Chora per arrivare al nostro appartamento (ok, è vero.. la salita a piedi è un po’ faticosa!) andiamo a comprarci dei dolcetti da Ambrosia da mettere in valigia. 
Forse per la prima volta non compro nessun tipo di souvenir.. ho talmente tanti bei ricordi di Skopelos che non serve nulla per ricordarmela.



7° GIORNO: IL LUNGO RITORNO A CASA
La mattina alle 7 ci aspetta l’aliscafo che in due ore ci porterà a Volos, così in piedi alle sei ci godiamo lo spettacolo più bello che Skopelos potesse lasciarci come ricordo: l’alba che sale dietro Agios Gheorghios. 


L’alba dal terrazzino

All’arrivo a Volos intorno alle dieci del mattino (l’aliscafo è un po’ in ritardo) facciamo una passeggiata di un’ora in questa città di porto che mi sembra abbia poco da raccontarmi, forse perché ero ancora così affascinata da Skopelos che nulla poteva destarmi dai miei pensieri. Alla fine un po’ desolati decidiamo di prendere il pullman per l’aeroporto, pensando almeno di stare al fresco dell’aria condizionata, di mangiare un panino e di proseguire con la lettura dei nostri libri in attesa del volo delle 16.00 del pomeriggio. Arrivati alla stazione dei pullman (una ventina di minuti a piedi dal porto di Volos) scopriamo con rammarico che le corse giornaliere del pullman di trasferimento all’aeroporto sono solo 3 (8.30-13.30-17.30) e quindi non ci resta altro che sederci e aspettare le nostre 2 ore al caldo infernale di quella mattina. Arriviamo in aeroporto intorno alle 14.20 e facciamo il check in. 
Speravamo poi di mangiare un panino, peccato che il bar in aeroporto sia veramente squallido e che ci fossero solo 2 panini di numero e di dubbio aspetto, così la scelta ricade su un semplice gelato confezionato...meglio di niente. L’aeroporto è veramente piccolo e ha anche pochi posti a sedere. 

Con questo viaggio di ritorno piuttosto lungo si chiude la nostra prima vacanza in Grecia, con una certezza… di certo non sarà l’ultima!