giovedì 14 maggio 2015

La mia LIMNOS

di Claudia Pizzaroni


Scrivo questo diario a distanza di quasi un anno dal mio viaggio e riguardando le foto ogni minimo dettaglio è riaffiorato per permettermi di raccontarvi la MIA LIMNOS.
Il 4 Agosto io e Matteo, il mio paziente fidanzato, nonché compagno di avventure, partiamo da Roma con un volo Ryanair per Salonicco. Appena fuori dall’aeroporto troviamo ad aspettarci il bus n 78 (biglietto 1 euro a persona) che ci porterà alla stazione dei pullman della KTEL MACEDONIA, che ci porteranno nella cittadina di Kavala dove ci aspetta il traghetto per Limnos.
Vorrei spendere due parole per Salonicco: durante il viaggio di andata, causa incastri per prendere il traghetto, siamo riusciti a vederla solo durante il viaggio dall’aeroporto fino alla stazione dei pullman.

Ci ha dato la sensazione di essere una città molto sporca, e davvero poco affascinante.

Durante il viaggio di ritorno invece, ci siamo fermati per una notte all’ Hotel Pella, proprio in centro ma sporco e tristissimo, e siamo andati verso il porto e la parte più centrale di Salonicco. Ci siamo decisamente ricreduti, è una bellissima città, piena di vita, di giovani, di belle piazze e con un lungo mare davvero affascinante. Il poco tempo non ci ha permesso di visitarla, ma forse un paio di giorni bisognerebbe dedicarglieli.

Il viaggio con il pullman della KTEL dura circa 3 ore, e il biglietto costa circa 12 euro a persona. I pullman per Kavala partono ogni ora circa. Una volta arrivati a Kavala ci siamo fermati a mangiare la nostra prima pita souvlaki e abbiamo fatto un giro per il suo delizioso porticciolo. Infine ci siamo imbarcati per un viaggio che è risultato molto più lungo del previsto. Solitamente il traghetto da Kavala a Limnos ci mette 8 ore, noi saremmo dovuti arrivare alle 23 e siamo invece sbarcati alle 3 di notte.

A darci il benvenuto è il Kastro illuminato che domina Myrina, la capitale dell’isola. Lo spettacolo è mozzafiato.

Ad aspettarci al porto c’erano i proprietari del nostro studio “Limnos View” (www.limosview.gr), che si trova ad Agios Ioannis, piccolo paesotto ad un quarto d’ora da Myrina. Gli studios sono pulitissimi, ben attrezzati e soprattutto economici. Noi ci siamo trovati benissimo, i proprietari sono davvero disponibili.

Limnos View
 

Ci svegliamo l’indomani e di fronte a noi abbiamo la baia di Agios Ioannis con il suo mare blu cobalto e le sue poche casette sparse lungo le spiagge.


Baia di agios Ioannis - Limnos
 

A mio avviso alloggiare ad Agios Ioannis è la scelta migliore, Myrina è leggermente più caotica. Agios Ioannis è un paesino proprio sul mare con pochissime case, un paio di taverne, un mini market e un delizioso bar scavato in una roccia, con dei deliziosi tavolini a forma di barca che si affacciano proprio sul mare.
 
 
il bar scavato nella roccia ad Agios Ioannis

tavolini a forma di barchette al bar di Agios Ioannis
 

Ci sono anche alcune spiaggette cittadine, abbastanza carine ma comunque un pochino affollate.
Myrina: è una cittadina deliziosa, con due porti, uno turistico in cui si susseguono una serie di taverne e bar molto carini e soprattutto piuttosto vivi la sera.
 
Porto turistico di Myrina - Limnos
 
L’altro, è il vero e proprio porto dell’isola, lì troverete altre taverne, soprattutto per mangiare il pesce, e non distante troverete la via principale di Myrina, ricca di negozi di ogni tipo.


Porto di Myrina - Limnos
 
Entrambi i porti sono dominati dal suggestivo Kastro, le cui mura di notte vengono illuminate per stregare i vostri cuori.

Kastro - Myrina, Limnos

Il primo giorno abbiamo affittato uno scooter 125, fedele compagno di follie alla ricerca di posti sperduti, e ci siamo diretti verso la parte nord ovest dell’isola, in direzione Spiaggia di Gomati. La strada è tortuosa, di montagna, piena di curve; il paesaggio ci lascia piuttosto perplessi, non ci sono alberi, cespugli, nessun tipo di vegetazione. Tutto intorno a noi ci sono montagne e colline color senape, e null’altro…del mare nemmeno l’ombra. Un paesaggio lunare, disarmante.

Dopo un bel po’ di strada arriviamo finalmente sulla spiaggia, quasi deserta e dominata da una enorme duna sulla quale è stato abbandonato un carro armato che punta dritto verso il mare.


spiaggia "protetta" a Limnos
 
(La presenza dei militari si vede e si sente ancora a Limnos, sparse per tutta l’isola troverete delle caserme e spesso vedrete girare jeep con dentro soldati, ma non è nulla di preoccupante, Limnos è molto vicina alla Turchia, questo è il motivo).

La spiaggia di Gomati, ci insegna una particolarità di Limnos: sulle spiagge troverete lettini e ombrelloni gratis, o comunque da utilizzare in seguito ad una piccolissima consumazione al bar. GENIALI I GRECI… inizialmente, io e Matteo li abbiamo snobbati, dopo nemmeno due giorni abbiamo ceduto alla comodità e ce li siamo goduti per tutta la vacanza!!!

Poco prima della spiaggia troverete le indicazioni per le dune di sabbia (si dice siano le più alte d’Europa) un bello spettacolo per la vista…
Il primo impatto con il mare e il paesaggio il Limnos ci lascia perplessi, e in effetti avevo letto da qualche parte che inizialmente l’isola si presenta così. Chi arriva non è in grado di assaporarne l’essenza più intima e dentro di sè pensa: MA DOVE SONO FINITO? Si è storditi dal giallo che circonda, e da una strana atmosfera un po’ malinconica, e l’istinto che si ha è quello di andar via.

Sul traghetto del ritorno verso Kavala, mentre io dopo 20 giorni salutavo Limnos, Myrina e il suo Kastro, ho ascoltato la conversazione di una coppia che litigava. Lui incolpava lei per averlo portato in un’isola così brutta e triste, con un brutto mare, senza spiagge e senza vita. Erano probabilmente rimasti per due, massimo tre giorni, e stavano già prendendo il traghetto per andare via. In quel momento ho ripensato alla frase che avevo letto su Limnos che diceva che l’isola si mostrerà in tutta la sua bellezza solo al visitatore non distratto, solo a coloro che avranno davvero voglia di scoprirla, e ho sorriso…

Non vi racconterò il nostro viaggio giorno per giorno, ma vi dirò quello che secondo me merita davvero una visita.

Per quanto riguarda la parte nord, a parte le dune di Gomati, Capo Mourzeflos (lo troverete nella punta ovest più estrema poco prima di una grandissima base militare, dovete lasciare la macchina e proseguire a piedi lungo la stradina sterrata che troverete sulla sinistra), e Capo Falakron, in cui le rocce formano delle figure piuttosto bizzare, non c’è altro da fare.

Le spiagge più belle sono a sud, meritano davvero tutte: nella mia personale classifica ci sono Mikro e Megalo Fanaraki, Chavouli,
 
Chavouli - Limnous
 
 
Thanos, Stivi Bay o Mabella e infine PARTHENODAS, un vero e proprio paradiso che troverete andando verso Agia Sofia, da li proseguite seguendo le indicazioni BEACH, non fermatevi nella prima spiaggia che torvate(SKIDI BAY), è abbandonata e molto sporca, andate avanti per la stradina sterrata, superate un paesino abbandonato e vi troverete in paradiso…sabbia bianca, e nessun essere umano all’orizzonte…il mio cuore è ancora li. Questa è l’unica spiaggia dell’isola a non essere attrezzata ne con ombrelloni nè con lettini, nè con null’altro…è selvaggia al cento per cento…
 
Parthenodas - Limnos


Parthenodas - Limnos
 
Da Agia Sofia spingetevi fino a Skandali, paesino carino che finisce nella baia di Loudri, ventosa e quasi oceanica, ma molto molto bella!


baia di Loudri - Limnos

Keros Bay, a noi non è piaciuta, è oceano puro, adatta soprattutto a surfisti.
 
Keros Bay
 

Per quanto riguarda l’isola, i suoi paesini e la sua natura i miei consigli sono questi:
- Da Moudros andate verso Kodoupoli, paesino delizioso con un bel laboratorio di ceramiche, e proseguite verso il lago di sale Aliki.
-Kotsinas paesino con una piccola baia e due tre taverne carine sul mare
-Da non perdere i siti archeologici di IFESTIA e KAVIRION.

- Il Kastro di Myrina, UNICO… si può arrivare fino in cima, io consiglio di farlo poco prima del tramonto, da li si gode di uno spettacolo meraviglioso. E lungo la passeggiata, se siete fortunati potrete incontrare cerbiatti, caprette e caproni, noi lo siamo stati…
 
cerbiatti al Kastro di Limnos
 
- Non perdetevi il paesino di Kodias, con le sue case dai tetti rossi e i Mulini che sbucano in mezzo a colline ricoperte di pini.
 
Mulini di Kodias - Limnos
 
- La chiesetta di Panagia Kakaviotissa, un gioiello incastonato tra le rocce in un paesaggio fiabesco…ad accompagnarvi lungo il sentiero ci saranno i guardiani della chiesetta, due dolcissimi cagnoloni!
 
Panaghia Kakaviotissa, Limnos

il custode della Panaghia
 

-I tramonti di Limnos, quando il sole vi saluterà nascondendosi dietro al Monte Athos vi lascerà dentro un’emozione immensa.
 
tramonto a Limnos
 

-La luna di Limnos, è magica…
 
la luna a Limnos
 

-Le tartarughe che si trovano per strada
 
Claudia e la tartaruga!
 

-Non perdetevi qualche serata tipicamente greca nei paesini dell’isola, noi siamo capitati a Kaspakas, vicino Agios Ioannis, ad una serata con musica e tantissimo cibo…occhio agli orari…i greci mangiano molto molto tardi!
Chi va a Limnos piangerà due volte: la prima arrivando sull’isola, la seconda lasciandola. La sua storia, il suo mare, i suoi abitanti, burberi ma dal cuore tenero, la vita calma che la contraddistingue, il cielo sellato che sembrerà avvolgervi, i suoi magici tramonti e lo sguardo del Monte Athos che vi guarda maestoso dall’orizzonte, vi entreranno nel sangue, nel cuore e nell’anima.
A me Limnos è entrata dentro lentamente, giorno per giorno, ma ora so che non ne uscirà mai più.
Chi ne ha saputo cogliere la bellezza ne è un po’ geloso, un signore greco conosciuto sul posto mi ha chiesto di non farle troppa pubblicità in Italia. Sono gelosi della loro meravigliosa isola a forma di farfalla e vogliono tutelarla dal turismo di massa che spesso non fa altro che togliere magia alla natura, alle tradizioni e alla bellezza dei luoghi.
Ma io so che voi amanti della Grecia starete attenti a non spersonalizzare la sua bellezza…eccolo dunque il mio canto d’amore per Limnos…tutto per voi!



Spero di esservi stata utile, per qualsiasi informazione scrivetemi!

Claudia

martedì 5 maggio 2015

Sifnos il ritorno, Serifos la selvaggia.


di Nicola Filadelfia (Jasper) e Catia Principe




18/08/2014

Dopo un anno a sognare, documentarsi, studiare mappe e itinerari, siamo arrivati finalmente al giorno della partenza. La sveglia impietosa suona alle 5.30 e dopo gli ultimi ritocchi ai bagagli partiamo alla volta dell’aeroporto di Fiumicino (volo Alitalia Roma - Atene 292€ a/r), dopo il check in e il consueto giro “propiziatorio” tra i negozi, alle 8.10 ci imbarchiamo. Il volo è tranquillo e arriviamo ad Atene in perfetto orario e con nostra sorpresa troviamo un clima soleggiato e fresco…da non credere! Un piacevole venticello mitiga l’afa appiccicosa che di solito ci accoglie nella capitale greca, usciamo e andiamo a prendere l’autobus X96 che ci porterà al Pireo con soli 3€ a persona.

Ad attenderci alla fermata c’è il servizio navetta del nostro hotel, il Phidias, che ci porta a destinazione.
 
Phidias Hotel
 
L’albergo si trova a poche centinaia di metri dal Pireo nella zona del porticciolo turistico di Zea a due passi da Microlimmano, molto carino e situato in una zona tranquilla e con molti edifici neoclassici della vecchia Atene. Dopo una rinfrescata, usciamo e procediamo verso la nostra prima tappa; il museo dell’arte cicladica (ingresso 7€), ma prima ci fermiamo in piazza Sintagma per un breve pranzo ristoratore.
Il museo si trova sulla strada Vassilis Sofias che costeggia sulla sinistra il parlamento greco e proprio accanto al museo Benaki (che purtroppo di lunedi è chiuso), è un piccolo edificio di tre piani fondato nel 1986 la collezione dei coniugi Goulandris ed è suddivisa in tre grandi aree d’interesse: l’Arte Cicladica da 3200 al 3000 a.C.,


Museo Arte Cicladica

Museo Arte Cicladica

l’Arte Antica Greca dal 2000 a.C. al 395 d.C. e l’Arte Antica Cipriota dal 3900 a.C. al 6° secolo d.C. Il museo è bellissimo e interessante e ne rimaniamo colpiti, infatti, Katia ed io ci riteniamo “ciclabili”, e contemplare le culture antiche del mar Egeo e poterle quasi toccare è un’esperienza unica. Usciamo estasiati dall’edificio e dopo esserci ripresi dalla sua bellezza, ci concediamo un pomeriggio di sano shopping sulla bella via Ermou. Tornati in hotel per una doccia, riusciamo intorno alle 21 per recarci in un ristorantino consigliatoci dal titolare di fronte al porticciolo di Zea. Appena vediamo il porto, facciamo subito il paragone mentale con il vicino Pireo e quasi all’unisono ci diciamo che Atene è sempre ricca di sorprese.
Il posto non è niente male, Collection Barbecue e a dispetto del nome mangiamo greco, Insalata di tonno alla greca, souvlaki con funghi alla brace, birra e patatine tutto per 39€. Facciamo una piccola passeggiata sul porto ma complice l’alzataccia e in previsione della prossima, infatti, abbiamo il traghetto alle 7 quindi la sveglia sarà ancora inclemente, alle 23 torniamo e subito a letto.

19/08/2014
La tanta temuta sveglia arriva e dopo aver preso i bagagli, andiamo nella hall, dove ci viene servita la colazione (il Phidias hotel la anticipa per permettere agli ospiti la partenza per le isole), quindi alle 6.30 la nostra navetta ci porta direttamente all’imbarco per Sifnos, dove troviamo la nave veloce dell’Aegean Speed Lines (48€ a testa a tratta) che ci porterà a destinazione. Il viaggio, complice il mare calmo e tranquillo, scivola via e incontriamo sulla nave anche due amici di Roma (anche loro ammalati di Grecia come noi) che però avevano altra meta quindi alle 10 approdiamo al porto di Kamares.

Baia di Kamares
Torniamo qui dopo un anno…è emozionante. Ci pare più bella e luminosa ma soprattutto, visto che già la conosciamo in parte, ci appare familiare, ci dirigiamo presso il Meropi Rooms (243€ a settimana) dove ci attende Maria, la proprietaria molto cortese e simpatica, che ci mostra la camera.: molto bella e spaziosa e con un balconcino vista mare dove già pregustiamo le nostre colazioni. Sbrighiamo le formalità burocratiche e decidiamo di restare in stanza fino a sera, dato che le due alzatacce si fanno sentire.  Completamente ripresi e affamati ci dirigiamo alla volta del nostro ristorante preferito Capetan Andreas, prendiamo due horta (le buonissime verdure di campo greche), sardine e calamari alla griglia, peperoni e pomodori con riso. Zucchine fritte, vino e acqua tutto per 40€. Rapida passeggiata e andiamo a tuffarci nel letto.

20/08/2014
Ci svegliamo alle 7:30 e dopo una stupenda colazione in balcone andiamo a prendere lo scooter che avevamo prenotato su internet (Plusniki moto rent 18€ al giorno) e partiamo alla volta di Vathi.


Spiaggia di Vathi

La vista che ci accompagna durante il piccolo viaggio è meravigliosa, sulla destra si vedono Apollonia e Artemonas e più in la c’è il Kastro, mentre sulla sinistra in alto scorgiamo la sommità dell’Acropoli che visiteremo poi. Mentre la strada declina verso Vathi, scorgiamo il suo profilo e la sua bellezza e ci fermiamo per ammirarla da lontano, appena arriviamo siamo invasi dal suo splendore. Prendiamo un lettino e subito ci concediamo il primo confortante bagno nelle acque dell’Egeo…finalmente a casa!. La giornata è tutta all’insegna dell’ozio; unico scossone è una caduta di Katia che scivola su una pietra cercando di entrare in acqua, se la cava con un dito e un ginocchio sbucciato. Alle 19 si ritorna in hotel per doccia e alle 20,30 si esce a cena. Il “nostro” Capetan Andreas non ci delude e noi lo ringraziamo con frittura di pesce fresco, immancabile horta, soutzukakia, dakos e vino rosè della casa tutto per 43€, contenti e satolli andiamo a letto ma prima prendiamo un gelato da mangiare in balcone facendoci accarezzare dalla brezza della baia quindi…Kalinicta.

Capetan Andreas
 

21/08/2014
Dopo colazione partiamo alla volta di Faros, in pratica è un piccolo porticciolo e con un ristretto lembo di sabbia, chiediamo ad un barista se c’è una spiaggia nelle immediate vicinanze e ci indica una viuzza che porta alla spiaggia di Vasolou.


Faros

Spiaggia sabbiosa e non molto affollata, ma con orrore scopriamo che è stata interamente occupata da turisti russi ricchi, zotici e chiassosi. Messi alle spalle i sovietici preferiamo la bellissima Platis Gialos, qui troviamo greci e turisti responsabili e non neo-oligarchi convinti che il mondo è di loro proprietà!


Platys Gialos

Quindi rimaniamo l’intera giornata e tra un bagno di sole e uno d’acqua si fa l’ora di tornare in albergo. Ore 20.30 cena, l’immancabile Capetan Andreas ci accoglie con calore e noi lo ripaghiamo ordinando: horta, mastelo (agnello al forno tipico di Sifnos), calamari fritti, tzatziki, vino e acqua per 37€. Solita tappa dal gelataio e successiva sosta sul balcone per ammirare la baia e alle 23…Kalinicta.

 
 
22/08/2014
Dopo una buona colazione con dolci appena preparati dal forno vicino all’hotel, ci muoviamo in direzione Acropoli. È una giornata molto calda e lo scooter fa fatica nell’arrampicarsi verso la cima del monte S. Andreas, ma ne vale la pena perchè appena arriviamo sulla sommità, troviamo un piccolo museo totalmente invisibile! Infatti, è stato costruito con le pietre della montagna ed è meravigliosamente inserito nell’ambiente circostante. Paghiamo l’ingresso (2€ a persona) e ci dirigiamo verso gli scavi, decidendo di vedere il museo al ritorno. Percorrendo un vialetto a forma elicoidale che costeggia due file di mura Micenee del 12°secolo, arriviamo al sito.

Acropoli

Qui si notano le forme delle antiche abitazioni che si possono vedere da vicino grazie a dei camminatoi molto comodi. Sono i resti delle costruzioni degli antichi Sifni, un popolo vissuto nel periodo Miceneo fino a quello Ellinistico, anche se l’isola è abitata sin dal Neolitico. Al centro degli scavi vi è la chiesa di Aghios Andreas, caratteristica e con una pala d’altare che ripaga la difficoltà della salita. E alle sue spalle ci attende un panorama mozzafiato con vista sul kastro e in lontananza si vede Serifos.

Aghios Andreas
 
Il piccolo museo raccoglie alcuni ritrovamenti del sito, non molti, ma di sicuro interessanti.
 
 Museo Acropoli di Sifnos
 
Subito dopo ci dirigiamo al Monastero del profeta Ilias; si trova subito dopo il villaggio di Ktavati, è il più importante edificio bizantino di Sifnos alcune parti risalgono al XIII secolo. A prima vista sembra una fortezza, infatti, le mura di pietra bianca sono contornate da piccole torrette con sopra la cupola della chiesa. C’è anche la possibilità di visitare le celle dei monaci e alcune gallerie sotto lo scavo collegati da corridoi sotterranei…in una parola meraviglioso. Anche qui la vista è splendida, se c’è bel tempo, si può vedere perfino Folegandros, ma oggi c’è un po’ di foschia e delle otto isole, che ci hanno detto che si vedono, ne scorgiamo solo tre.
 
Panorama
 
Di ritorno ci fermiamo a visitare la Panaghia i Angheloktisti: la sua forma a croce e le tre navate ci fanno rimanere impressionati così come gli affreschi interni e la forma conica della sua cupola, che ci dicono essere l’unica in tutta Sifnos.
 
Panaghia I Angheloktisti
 
Siamo stanchi sudati e accaldati, ma stracontenti. Torniamo a Kamares e andiamo sulla spiaggia di Aghia Marina e lì ci tuffiamo nelle sue splendide acque (Aghia Marina nella baia di Kamares è bandiera blu) per riprenderci del caldo. Restiamo fino alle 18, mentre torniamo camminando sulla spiaggia facciamo una tappa all’Old Captain Bar, un cocktail-bar sulla spiaggia molto caratteristico. Dopo un martini e un metaxa tonic torniamo in hotel e lì restiamo, infatti, stasera ceneremo sul balcone della nostra camera a base di gyros, souvlaki, tzatziki, patatine e birra Fix (15€) presi da Avlemonas, una rosticceria che consigliamo vivamente situata sulla strada principale. Restiamo sul balcone per farci cullare ancora un po’ dal meltemi serale e alle 22.30 stremati andiamo a nanna.

 
 
23/08/2014
Dopo una ricca colazione a base di dolci e fette di torte greche, andiamo in spiaggia ad Aghia Marina: la giornata odierna sarà all’insegna di solo mare, sole e buone letture. Pranziamo sotto l’ombrellone e restiamo in spiaggia fino alle 18,30.

Aghia Marina

Torniamo in hotel e alle 20 andiamo a cena dal “nostro” con l’idea di strafare. Katia sceglie moussaka, sutzoukakia e horta, io invece mi butto su polpo, calamari grigliati e horta, tutto accompagnato con vino bianco della Macedonia…47€ di beatitudine. Torniamo in hotel e poco dopo…Kalinicta

 
24/08/2014
Appena fatta una sontuosa colazione andiamo in spiaggia: oggi è il nostro ultimo giorno a Sifnos e vogliamo goderci tutto il suo sole e il suo splendido mare.


Aghia Marina

Restiamo tutta la giornata in spiaggia a oziare accompagnati da ottime letture, Markaris e Camilleri su tutti, fino alle 18 quando nostro malgrado dobbiamo salutare la meravigliosa baia di Kamares e l’incantevole tramonto.
Alle 20 andiamo a cena dal “nostro” e ci congediamo anche dal lui con una cena luculliana: horta, insalata di polipo, calamaro grigliato ripieno con feta e peperoni, sardine grigliate, pesciolini fritti e dakos il tutto accompagnato da vino bianco della Macedonia costo 57€.
Ci concediamo una passeggiata per il paese e ci riempiamo gli occhi di questa isola che ci ha stregato. Alle 23 torniamo in hotel con un buon gelato gustato di fronte la baia e kalinicta Sifnos.

 
 
25/08/2014
Partenza! Stamane facciamo colazione in uno dei tanti bar della via principale di Kamares, che sono disposti tutti sul lungomare, in seguito torniamo in hotel, e prese le valigie salutiamo Maria, la simpatica e dolce proprietaria che ci dà in omaggio dei dolci tipici di Sifnos…Ah la bella ospitalità greca! Andiamo al porto, dove alle 12,30 ci imbarchiamo per la prossima avventura a Serifos.
Dopo 20 minuti di viaggio il portellone si apre e dinanzi a noi si materializza l’immagine della splendida e quasi surreale Chora, incastonata come un diamante sul monte che sovrasta Livadi.

Chora di Serifos

Restiamo senza parole, la magnificenza che abbiamo di fronte agli occhi ci affascina che non troviamo nessuna parola per descriverla. Ci dirigiamo verso il nostro albergo, il Naias (350€ settimana con colazione), che si trova poco più distante e in posizione tranquilla. Prendiamo possesso della camera e quando apriamo il balcone, scopriamo con gioia che è situata proprio di fronte la baia con la Chora leggermente in alto…la felicità pura! Dopo un breve riposo alle 18 prendiamo il bus per andare a visitarla, il viaggio dura 15 minuti in una strada tortuosa con un bus che non sembra nuovissimo, ma il bello è proprio questo no?

 Bus verso la Chora

Arrivati in cima, cominciamo la perlustrazione e subito la bellezza ci colpisce e ci strega. Ci inerpichiamo fino al kastro, dove ammiriamo la baia di Livadi in tutto il suo splendore e più in la Sifnos.


Baia di Livadi dal Kastro

Torniamo verso la Chora alla ricerca della famosa piazzetta Ayiou Athanasiou, con una chiesa molta interessante dedicata dall’omonimo santo e un bel palazzo neoclassico, che è la sede del municipio, contornata da piccoli bar che affollano con i loro tavolini tutta l’area rendendola piacevolmente caotica.


Piazza Ayiou Athanasiou

Decidiamo di andare a cena a Livadi con la promessa di ritornare per un giro più accurato.
Arrivati giù, facciamo un giretto sul caratteristico lungomare e ci fermiamo alla taverna Takis.
Locale molto carino con tavoli quasi sull’acqua. Prendiamo horta, frittura di pesce, insalata di tonno e un buon vino, il tutto per 40€. Torniamo in hotel, dopo aver preso il gelato di rito e andiamo sul balcone a gioire dell’ottima vista, quindi alle 23 a nanna.

26/08/2014
Dopo una buona e semplice colazione in hotel, chiediamo informazioni a Lilian, che fa parte dello staff, su spiagge e distanze. Lei ci dice che per prima dovremmo vedere Livadakia.

Spiaggia di Livadakia


Spiaggia di Livadakia

È situata proprio alle spalle dell’hotel, così dopo 5 minuti di cammino ci troviamo in un piccolo paradiso: la spiaggia è a forma di semicerchio con sole tamerici a fare ombra. Serifos, infatti, è chiamata l’isola dagli alberi ombrellone! L’acqua è splendida e la spiaggia non molto affollata. Scegliamo il “nostro albero” e per un attimo restiamo ad ammirare la bellezza della baia e sullo sfondo l’isola di Sifnos. Anche con la presenza di un beach bar la spiaggia non è per niente rumorosa e la giornata scivola tranquilla tra bagni d’acqua e di sole. Alle 17.30 ci incamminiamo verso l’hotel quando notiamo sulla punta del piccolo promontorio che divide le due baie, una piccola chiesa con un cimitero annesso.

 Piccolo cimitero

Entriamo e passeggiamo in silenzio tra le tombe e subito una sensazione di pace e serenità ci pervade, le tombe hanno come sfondo il mare e il silenzio è rotto solo dal meltemi che sfiora gli alberelli e i fiori posati sulle lapidi: questo è il vero significato di riposare in pace! Arriviamo in albergo e dopo una doccia rilassante e un riposino alle 20 andiamo a cena. Scegliamo Kalis, una taverna del porto consigliata dalla nostra guida, la cena è ottima.. involtini di gamberi con porri, horta, agnello speziato al forno, pomodori con riso, insalata di patate, vino e acqua tutto per 48€. Giretto sul lungomare e gelatino di rito prima del ritorno alle22.30.

27/08/2014
Sveglia alle 8 e dopo la buonissima colazione preparata da Lilian, andiamo a noleggiare un quad  (il mezzo più indicato per visitare l’isola) da Blue Bird, situato sulla strada parallela del lungomare  (35€ al giorno) e ci dirigiamo alla volta di Psili Ammos.


Psili Ammos - Serifos



Gigli di mare a Psili Ammos - Serifos


Tamerici e mare a Psili Ammos - Serifos


Acqua a Psili Ammos - Serifos


Questa è la spiaggia più famosa dell’isola… è un incanto! Le tamerici sulla spiaggia, punteggiata da gigli di mare, e le sue acque cristalline dai mille colori la rendono davvero un sogno. Prendiamo un albero e ci sistemiamo, qui non è necessario portare acqua con sé, poiché c’è una piccola taverna in fondo, semi nascosta tra gli alberi. Ci godiamo questo paradiso fino alle 16 quando decidiamo di cominciare a visitare un po’ l’entroterra che troviamo più selvaggio rispetto alle altre Cicladi visitate, ma fascinoso e interessante. Arriviamo fino alla Chora percorrendo la strada che arriva dai mulini e da lì riscendiamo verso Livadi. Alle 20 andiamo a cena: la taverna prescelta è Falani. Ci colpisce il suo nome, in greco è l’antro, dove si nasconde il polipo, e ci sediamo. La cena è ottima, lo staff è cordiale e simpatico. Ordiniamo tiropitakia, un piatto di mare enorme (che consiglio vivamente), patate al forno della casa, horta, biftekia, vino e acqua il tutto per 33€. Decidiamo che sarà il posto dove verremo sempre a cenare. Tornando in hotel il profumo di un forno ci attrae e dopo avere preso due pezzi di torta alle mele e averli mangiati sul nostro balconcino, andiamo a letto.

28/08/2014
Dopo una ricca colazione (oggi l’hotel ci ha fatto trovare ogni ben di Dio) partiamo alla volta del monastero fortificato di Taxarchion.


Monastero di Taxarchion - Serifos

 La chiesa

Le celle del monastero

Frate Makarios

Bisogna prenotare la visita almeno un giorno prima, poiché e probabile che il frate sia impegnato nei lavori dell’orto. Costruito nel XV secolo, è stato anche una fortificazione contro i corsari era abitato da 60 monaci, ma ora ne è rimasto solo uno: frate Makarios. Ci accoglie in modo gentile e con lo sguardo sincero e ci dice che possiamo guardare da soli l’interno, ma prima ci accompagna in chiesa e ci offre una buonissima loukuma. Qui ci mostra i tesori del catholicon: un bellissimo trono vescovile in avorio intarsiato, dei lampadari in argento provenienti dall’Egitto e tutta l’iconostasi finemente intagliata. Qui diamo un’offerta, è prevista e Makarios usa questi soldi per sopravvivere e tenere in ordine il monastero. Poi ci lascia soli e mentre lui innaffia i vasi di basilico e le bellissime bouganville noi vaghiamo all’interno, osserviamo le piccole celle e arriviamo fin sopra le mura, da cui si gode un panorama straordinario…mare a perdita d’occhio. Finito il giro, gli chiediamo un po’ d’acqua e con sorpresa lui ci invita nella sua cella e ci offre dolci e acqua fresca. Qui parliamo con lui e ci racconta che vive solo da 38 anni!. Si occupa lui di tutto, dall’orto agli animali che sono il suo sostentamento, riceve poche visite se non da familiari di frati che non ci sono più. Gli chiediamo se vuole farsi una foto con noi, si sistema la veste e si mette in posa….
Questo posto è magico e non vogliamo andare via, ma arriva unì’altra visita e lo vediamo scomparire nella chiesa con il suo andamento lento e compassato insieme con altri turisti. Usciamo attraverso la stretta porticina e notiamo lì di fianco il piccolo cimitero dei monaci, totalmente immerso nella pace del luogo. Restiamo ancora qualche minuto a pensare e godere del posto e poi andiamo via verso Aghios Giannis, una spiaggia selvaggia con un mare da favola.


Aghios Giannis


Spiaggia di Aghios Giannis

Entriamo in acqua con le maschere per vedere il fondale che si rivela ricco di pesci e qualche piccolo polipo sotto le rocce. Restiamo tutto il giorno a crogiolarci sotto il sole che filtra attraverso le tamerici fino alle 18 quando decidiamo di tornare a Livadi.
Doccia, riposo e alle 20 si esce a cena, la taverna Falani ci attende con le sue meraviglie gastronomiche: horta, maialino con riso speziato, frittura di pesce, tiropitakia, vino e acqua.33€. Piccola passeggiata sul lungomare e via verso l’albergo per gustare il dolce e drink sul nostro balcone facendoci cullare dal fresco meltemi.

 
 
29/08/2014
 
Sveglia e colazione, oggi ci aspetta il tour a sud dell’isola e le rovine dell’attività estrattiva che ha fatto di Serifos una miniera di ferro molto importante nei primi 40 anni del 1900. Durante il tragitto si notano le entrate delle miniere e soprattutto gli scivoli che permettevano di trasportare il materiale sulle navi, i ponti di ferro, le rotaie e perfino i piccoli vagoni di legno e ferro.
 

Megalo Livadi


 Attività estrattiva

 Carrelli ferroviari

Palazzo delle miniere



Tutto in modo quasi ordinato, lasciato come memoria industriale e museo a cielo aperto. Arriviamo a Meghalo Livadi, qui era il fulcro del trasporto estrattivo è una deliziosa e piccola stazione balneare con uninteressante palazzo neoclassico di direzione delle miniere e altre costruzioni che servivano come alloggi per le maestranze, ma purtroppo non sono tenuti in buone condizioni. Altra cosa da vedere è il monumento che celebra i minatori morti nel 1916 durante il primo sciopero avvenuto in Grecia, dove i lavoratori chiedevano una paga migliore e orari di lavoro meno disumani, la repressione della polizia fu dura e quattro lavoratori rimasero uccisi. Qui ci fermiamo da Kyra Maria, una caratteristica taverna sulla sabbia, chiediamo da bere ma ci accorgiamo che molti avventori prendono delle splendide frittate. La ordiniamo anche noi e scopriamo che usa uova di sua produzione…semplicemente fantastico. Rimpinzati, decidiamo di andare in una piccola baia che abbiamo adocchiato mentre eravamo in strada. La piccola insenatura si chiama Dio Gialuodia, non è molto facile da raggiungere per via della stradina impervia e sassosa che necessita di 20 minuti di camminata difficile e stancante, ma l’arrivo ripaga tutto.
 
Spiaggia di Dio Gialoudia
 
Solitaria e appartata mostra tutta la sua bellezza, non ha servizi, solo le immancabili tamerici per l’ombra e un mare da far impazzire. Notiamo subito che pur non essendoci tanto sole la sabbia è stranamente calda e a tratti bruciante, vediamo meglio e troviamo tantissime scaglie di ferro tra la sabbia che conferiscono anche un colore scuro scintillante alla spiaggia. Restiamo soli per lunghi tratti della giornata fino a sera godendoci il nostro piccolo paradiso e alle 18 andiamo via. Alle 20,30 usciamo a cena, solita Taverna Falani, menù composto di: horta, grigliata di carne, soutzoukakia con riso, vino acqua tutto per 33€. Torniamo in hotel dopo una piccola passeggiata e andiamo subito a letto.

30/08/2014
Dopo colazione decidiamo di andare sulla spiaggia di Livadakia, sia per la vicinanza sia per la bellezza del posto. Prendiamo due sdraio sotto le tamerici e lì rimaniamo tutta la giornata tra bagni di acqua e di sole. Alle 16,30 torniamo in hotel per cambiarci e in seguito andiamo a prendere il bus per visitare la chora. Vogliamo riprenderla con la video camera, ci piace perderci tra i vicoli intricati fino ad arrivare al kastro, da li prendiamo la stradina per la piazzetta Ayiou Athanasiou, qui ci fermiamo per un drink a uno dei tanti tavolini.


Passeggiando per la Chora

Chiesa del Kastro

Kastro


La Chora - Serifos


Ano Kastro - Serifos


Vicoli del Kastro

Alle 20 riprendiamo il bus e andiamo da Falani e prendiamo: horta, spaghetti con gamberi (la loro specialità), frittura mista, acqua e vino…30€. Soddisfatti e satolli andiamo a fare una piccola passeggiata per poi tornare in hotel per dolcetto di rito sul balcone.
 
 

31/08/2014
 
Oggi la giornata è dedicata solo al mare: infatti domani torneremo ad Atene. Andiamo a Livadakia e prendiamo due sdraio sotto le stupende e profumate tamerici. La giornata trascorre tranquilla tra bagni di mare e di sole mentre immersi nella lettura, ci godiamo lo splendido panorama che la baia ci offre.

Arrivederci Livadakia

Restiamo fino alle 18, mentre prendiamo le nostre cose, ci sentiamo attratti dal mare che non vuole lasciarci andare via… Ecco il Mal di Grecia che arriva! Restiamo per un po’ lì a guardare l’acqua che passa dal trasparente al verde-blu intenso e così ci incamminiamo senza mai dare le spalle al mare, il nostro Egeo.
Torniamo in hotel e dopo un po’ di riposo, alle 20,30 usciamo a cena. La taverna Falani ci accoglie per l’ultima volta, ordiniamo; frittura mista, horta, patatine e tiripitakia e l’immancabile Mythos. Salutiamo lo staff che ricambia con sorrisi e abbracci e ci concediamo l’ultima passeggiata sul lungomare con la Chora illuminata, che ci guarda dall’alto, e torniamo in hotel, dove un dolcetto e metaxa sul balcone saluta la nostra ultima notte in questa magnifica isola…Kalinicta

 
01/09/2014
 
Non è mai piacevole svegliarsi il giorno della partenza e stamane purtroppo non fa eccezione, dopo una rapida colazione e aver messo a posto i bagagli andiamo a fare un giretto per Livadi. Acquistiamo ultimi souvenir e facciamo un’ultimissima passeggiata, alle 14,45 la nostra nave parte.
Infatti, puntuale arriva e dopo un viaggio tranquillo sbarchiamo al Pireo alle 17 in perfetto orario.
Ci dirigiamo verso la metro destinazione Monastiraki, una volta arrivati procediamo verso il nostro hotel che si trova lì vicino in via Euripidou nel quartiere di Psirri, infatti, si chiama Euripides (Booking.com 55€ la camera doppia).

Atene Via Euripidou

L’albergo è carino, pulito e accogliente si trova in una zona tranquilla e movimentata ricca di negozi alimentari etnici e greci. Sbrigate le formalità usciamo subito e così senza una meta precisa giriamo la zona (per la verità già molto conosciuta) e vagando ci ritroviamo in piazza Mitropoleus, dove visitiamo la bellissima chiesa.


Shopping a Plaka


L'Acropoli di sera

Torniamo verso Monastiraki passando per la centralissima Via Ermou, per un po’ di shopping e proseguendo attraverso Plaka, qui ci fermiamo a cena da Tsipanas; Gyros, patatine, mythos e mezes tutto per 22€. Alle 22,30 stanchi morti andiamo a letto.
 
 

02/09/2014
 
Il giorno in cui lasciamo L’Ellade è arrivato! La colazione è servita in terrazzo…
 
Colazione con vista!
 
Mangiare con il Partenone di fronte non ha prezzo! Prendiamo i bagagli e andiamo verso la metro che ci porterà in aeroporto. Alle 12,40 decolliamo verso Roma, dove atterremo alle 14.
Lasciamo la Grecia mentre la nostra anima rimane lì ad aspettarci fino al prossimo anno… Torneremo, e ancora saremo travolti dal meraviglioso Mal di Grecia… Non guariremo mai.